CATANIA – Trascorrerà il Natale a casa Antonello Leonardi, l’imputato chiave dell’inchiesta Mazzetta Sicula. Il gup Andrea Filippo Castronuovo, accogliendo l’istanza presentata dall’avvocato Carmelo Peluso, ha disposto la scarcerazione dell’imprenditore catanese che – fino al giorno del suo arresto – ha gestito la discarica della Sicula Trasporti. Uno degli impianti più grandi del meridione e in cui conferiscono rifiuti 200 comuni siciliani. Leonardi, dunque, lascia il carcere per gli arresti domiciliari. La richiesta del legale ha ricevuto il parere positivo del pm Marco Bisogni.
Leonardi è stato arrestato lo scorso giugno e da quel giorno – a differenza degli altri indagati – è stato sottoposto alla misura cautelare detentiva. Nel provvedimento del gip si legge che gli arresti domiciliari sono stati concessi “alla luce del tempo decorso dall’applicazione della misura, superiore ai sei mesi, il comportamento corretto dell’imputato, l’assenza di precedenti” oltre agli “elementi evidenziati dal pm nel proprio parere: consolidamento dei sequestri, licenziamento dei familiari dalle società e l’intervenuto rinvio a giudizio”. Il prossimo 11 febbraio infatti si aprirà il processo.
Dalle indagini delle fiamme gialle – secondo la ricostruzione della Procura – sarebbe emerso “un perdurante e sistematico illecito smaltimento dei rifiuti solidi urbani” e una gestione della discarica “orientata all’esclusivo perseguimento di utili attraverso il mantenimento delle convenzioni con gli Enti locali pur non essendo gli impianti nelle condizioni di poter più adempiere alle prescrizioni fissate dalle autorizzazioni amministrative”.