Rifiuti, migranti e sanità |Catania vista da Cantone - Live Sicilia

Rifiuti, migranti e sanità |Catania vista da Cantone

I particolari del protocollo di legalità siglato a Catania.

il presidente dell'autorità anticorruzione
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CATANIA – Si chiama “Vigilanza collaborativa” ed è il protocollo d’intesa che hanno firmato stamane il sindaco della Città metropolitana, Enzo Bianco, e il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. Un accordo siglato nella sala delle adunanze di Palazzo Minoriti in presenza delle massime autorità civili e militari cittadine, e al cospetto dei sindaci dei comuni che fanno parte della città metropolitana e del mondo produttivo e sindacale.
Con loro anche due componenti catanesi dell’Anac, Ida Nicotra e Michele Corradino. I punti cardine dell’accordo siglato da Cantone e Bianco prevedono che sia data priorità alla programmazione, al reperimento di risorse e alla successiva progettazione; alla verifica delle competenze (know how) della stazione appaltante; agli eventuali premi alle imprese che onorano la loro attività (compliance).

Per rendere efficace l’azione di contrasto al malaffare, successivamente, i sindaci, le parti sociali e i rappresentanti sindacali hanno sottoscritto il Protocollo della Legalità per utilizzare un sistema unico e condiviso utile a  soddisfare esigenze di pubblica utilità nella massima trasparenza e legalità.

CARA DI MINEO. Il presidente dell’autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone si è occupato anche del Cara di Mineo, “per noi resta un piccolo punto di dispiacere, perché una serie di cose le avevamo dette prima. Forse se la stazione appaltante fosse intervenuta correggendo una serie di problemi, non si sarebbero trovati esistenti nel momento in cui sono intervenute le ordinanze cautelari. Quell’appalto, per come era stato strutturato, rendeva evidentissimo che era un abito cucito su misura”.

RIFIUTI- “E’ evidente che in Sicilia c’è una peculiarità diciamo ormai superata in gran parte di Italia cioè la presenza di tantissime discariche private. Ovviamente qualcuno ha l’interesse che questo sistema che ormai viene messo in discussione in Europa e nel mondo resti sostanzialmente analogo”. “Il sistema di conferimento in discarica – ha aggiunto Cantone- viene contestato da anni dall’Ue. Bisogna fare in modo che il piano regionale provi a superare quest’idea attraverso un’ampia raccolta differenziata ma anche prevedendo la finalizzazione in qualche luogo, che non sia solo la discarica, di quello che non può essere differenziato”.

SANITA’ – Cantone ha parlato anche di sanità: “Nel sistema della sanità abbiamo fatto una serie di verifiche sul piano nazionale riscontrando un dato che troviamo anche qui in Sicilia: la presenza enorme di appalti con proroghe continue. Il meccanismo delle proroghe finisce per essere un sistema. Piuttosto che fare gli appalti si continua a prorogare. E’ un meccanismo che non funziona e che non e’ giusto adottare”. “Abbiamo fatto accertamenti mirati su alcuni appalti – ha proseguito Cantone – che riguardavano soprattutto le assistenze domiciliari e le assistenze a soggetti esternalizzati rispetto alla strutture ospedaliere o lungodegenti con assistenza a casa e abbiamo anche qui verificato la strana presenza di un sistema cooperativo che quasi sempre fa capo ad un unico soggetto con appalti che, anche in questo caso, godono di proroghe continue”.

 


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