PALERMO – Una scrematura dei crediti inesigibili, il rendiconto approvato in giunta prima del 31 marzo di ogni anno, un sistema di controllo per le spese di rappresentanza, stretto monitoraggio delle società partecipate e uffici ad hoc: questi i contenuti di una delibera di giunta che adesso andrà al vaglio del consiglio comunale e che risponde, punto per punto, ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti lo scorso luglio. I magistrati contabili, oltre ad aver mosso tutta una serie di rilievi legati però agli anni precedenti all’attuale amministrazione, avevano infatti chiesto esplicitamente che i provvedimenti fossero adottati proprio dal consiglio comunale entro il nove settembre.
La Corte aveva puntato il dito contro tutta una serie di criticità (dai debiti fuori bilancio ai residui attivi da eliminare, passando per la scarsa capacità di riscossione dei tributi), che la giunta ha deciso di affrontare con una serie di impegni: approvare in giunta il rendiconto prima del 31 marzo, un sistema di controllo e monitoraggio per il rispetto dei limiti di spesa, un’unità dirigenziale per il monitoraggio sulle attività svolte dalle aziende. E sulle partecipate la carta dei servizi, sistemi di contabilità analoghi a quello comunale, una piattaforma informatica per le informazioni economiche, tavoli tecnici sui disallineamenti e poi la conferma dei divieti di assunzione, promozioni, monetizzazione di ferie non godute, consulenze e l’obbligo delle convenzioni Consip e del taglio degli straordinari.
Impegni in parte già realizzati e in parte in corso d’opera, specie per le partecipate, e che adesso passeranno all’esame di Sala delle Lapidi.