PALERMO – La frase arriva in un clima disteso ma non troppo. “Voi mi fate i nomi ma alla fine decido sempre io”. Leoluca Orlando riunisce la sua maggioranza e getta sul tavolo la carta del rimpasto, ma il ‘gioco’ prevede il disco verde del Consiglio al bilancio consolidato Comune-Partecipate. Davanti ai 23 consiglieri che lo sostengono a Sala delle Lapidi e al braccio destro Fabio Giambrone il sindaco detta i tempi del rimpasto e chiede “alle liste che hanno sostenuto il progetto per Palermo” di indicare dei nomi per la giunta. Un messaggio rivolto ai consiglieri di Democratici e popolari, Sicilia futura e Sinistra Comune che dovranno fornire dei nomi per aumentare il tasso politico della giunta Orlando. Il riferimento alle liste che lo hanno sostenuto nella campagna elettorale di un anno fa e alle “tre unità” che dovrebbero rappresentare quest’ultime nella squadra di governo, tuttavia, potrebbero aprire anche un fronte con il Mov 139: la lista di diretta emanazione del sindaco, che vanta cinque consiglieri tra cui il presidente di Sala delle Lapidi Totò Orlando, è rimasta a bocca asciutta al tavolo della giunta e adesso chiede un proprio rappresentante.
A Villa Niscemi, che già a dicembre era stato teatro di una riunione di maggioranza in cui Orlando aveva garantito maggiore coinvolgimento ai consiglieri comunali nelle scelte dell’Amministrazione, il sindaco pone una condizione ben precisa per il tagliando in giunta: “Prima l’approvazione del bilancio consolidato”, le sue parole nel corso dell’incontro. Un atto propedeutico, che però vede al suo interno nodi cruciali come il disallineamento di circa 42 milioni di euro nei rapporti tra Comune e Partecipate, e che darà il via ad altre due mosse: da qui, a cascata, il varo dei cda delle società partecipate e il via libera al bando per la nomina del direttore generale “con cui la macchina amministrativa potrà superare le criticità – sono le parole del sindaco, riferite da alcuni presenti – che ha registrato negli ultimi tempi”. In una riunione iniziata alle 11.30 e protrattasi fino alle 14, nel corso della quale si è parlato anche di Vinitaly e di aziende interessate a sponsorizzare ‘Palemo Manifesta’, Orlando ha poi ricordato di essere un iscritto al Pd “con tessera valida fino al 2022”, ma di continuare a “riconoscere il ‘partito Palermo’”. Poi un invito ai consiglieri: ricucire gli strappi e dare vita a un “fronte compatto” nelle sedute d’aula evitando di “prestare il fianco” agli attacchi dell’opposizione.
A Villa Niscemi nessun riferimento esplicito a un eventuale ruolo in giunta per Giambrone, il cui mandato in Gesap è in scadenza. L’eventuale ingresso dell’ex senatore, anche lui iscritto al Pd, potrebbe far lievitare il numero degli addii dall’attuale giunta dove dovrebbero trovare posto l’ex deputata dem Teresa Piccione, vicina al capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo, e l’attuale guida di Sinistra Comune a Sala delle Lapidi Giusto Catania. Per Sicilia futura il nome in campo è quello di Leopoldo Piampiano. Le indiscrezioni sui nomi in uscita da Palazzo delle Aquile, invece, si concentrano su Iolanda Riolo, attuale assessore alla Mobilità, e Gaspare Nicotri, che detiene la delega al Personale, ma nelle ultime ore sembrerebbe meno salda anche la poltrona di Emilio Arcuri, che si occupa di urbanistica.
In serata una nota di Orlando, che non fa alcun cenno al rimpasto: “L’incontro è stato una opportunità per fare il punto del percorso avviato a giugno del 2017, che ha proposto un progetto di prosecuzione e rilancio dell’esperienza di governo degli ultimi anni – le parole del sindaco -. E’ emersa in modo chiaro la coesione della maggioranza sui punti fondamentali del programma di governo così come è stata da tutti sottolineata l’importanza di proseguire con il percorso già avviato dalla Giunta per un maggiore dialogo e confronto con i cittadini e nei diversi territori. Il progetto politico, la prosecuzione di un’esperienza di governo che dopo anni difficili sta dando i propri frutti in termini di rilancio economico, sociale e culturale della città, la valorizzazione del ruolo del consiglio comunale ed il dialogo fra questo e la giunta – sottolinea Orlando – sono stati da tutti sottolineati come le priorità assolute in quello che è un lavoro ed un impegno corale e di squadra al di là e ben oltre i ruoli personali che ciascuno ricopre in tale squadra”.