Salvatore Malandrino sarà il nuovo direttore esecutivo di Unicredit in Sicilia. Si aggiunge così un nuovo tassello nello scacchiere di Piazza Cordusio, in vista della rivoluzione che dal primo novembre di quest’anno porterà alla trasformazione della holding in “banca unica”, con l’incorporazione delle cinque controllate (Banco di Sicilia, Unicredit Banca di Roma, Unicredit Banca, Unicredit private banking e Unicredit corporate banking).
Dopo la nomina di Roberto Bertola, attuale amministratore delegato del Banco di Sicilia, a futuro responsabile territoriale, è la volta quindi del siracusano Salvatore Malandrino, attuale responsabile del Corporate, che diventerà il numero due di Unicredit nell’Isola (la nomina sarà ufficializzata domani). Una casella che, in molti, pensavano destinata all’attuale direttore generale del Banco di Sicilia, Nicolò Filingeri al quale, invece, secondo fonti interne a Unicredit, sarà affidata la direzione di un’area del Centro Nord. L’asse del Banco di Sicilia pare quindi destinato a spostarsi sempre di più verso Milano, nonostante le rassicurazioni dei vertici di Unicredit che parlano della creazione di un rapporto ancora più forte con i territori.
Nello specifico il piano di banca unica prevede la riorganizzazione di Unicredit in sette macro-aree regionali: “Lombardia”, “Nord-Ovest” (con sede a Torino), “Nord-Est” (Verona), “Centro Italia” (Bologna), “Roma e Lazio”, “Sud Italia” (Napoli) e “Sicilia” (Palermo) guidate da altrettanti manager responsabili di area che avranno il ruolo di giunzione operativa tra i vertici di Unicredit e le aree geografiche cui la banca offre copertura nazionale. I responsabili di territorio faranno riferimento direttamente al country chairman, Gabriele Piccini.
Per quanto riguarda la Sicilia attualmente sono tre le divisioni territoriali (Palermo, Catania e Ragusa). Queste resteranno e ne verranno aggiunge altre sei, differenziate in livelli, alla cui guida andranno altrettanti responsabili. La direzione centrale scompare e sarà sostituita dalla direzione esecutiva a capo della quale andrà, per l’appunto, Salvatore Malandrino.
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