CAMPOFELICE DI FITALIA (PALERMO) – “L’ultima volta l’ho incontrata per San Giuseppe. Era qui in paese, coi suoi riccioli neri, il sorriso stampato sulla faccia. Era sempre un piacere vederla e scambiare due parole con lei”. I ricordi che riguardano Roberta Pellegrino si rincorrono, ma non asciugano le lacrime.
In centinaia oggi pomeriggio hanno affollato la chiesa madre di Campofelice di Fitalia, dove ancora abita la nonna della ragazza che due notti fa ha perso la vita nel tragico incidente sull’A29. “Siamo tramortiti – dice Nunzia, un’amica di famiglia – passano le ore, ma credere a quello che è successo diventa sempre più difficile. Piangiamo per lei e per tutti i familiari: persone meravigliose alle quali adesso speriamo tutti di poter dare forza e conforto”.
Il piccolo centro ad una cinquantina di chilometri da Palermo si è stretto intorno ai parenti della ragazza con tutte le sue forze Tra chi abita a Campofelice c’è chi ha visto crescere Roberta, chi la incontrava ogni tanto, quando per le festività lasciava la città e trascorreva qualche giorno in paese, tra vecchi amici e parenti. “A 28 anni – dice Maria Rosaria – nessuno dovrebbe fare una fine del genere. Oggi la nostra è una comunità a lutto, perdendo Roberta abbiamo perso una persona preziosa”.
La ragazza ed Emmanuele Giordano, il 26enne che martedì notte si trovava alla guida della Yamaha uscita fuori strada, erano amici da molto tempo. Da quando la giovane si era trasferita a Palermo con la sua famiglia, avevano trascorso diverse serate spensierate, insieme agli amici. Proprio come due giorni fa. L’incidente è avvenuto lungo la strada del ritorno, nei pressi di Capaci. E due giovani vite si sono spezzate violentemente. Tra poche ore gli amici daranno l’ultimo saluto anche ad Emmanuele, appassionato di moto che lavorava come buttafuori nei locali notturni. Il funerale sarà celebrato domani mattina.