Russo: "Cara Livesicilia, | aiutami tu" - Live Sicilia

Russo: “Cara Livesicilia, | aiutami tu”

Sul tema dei tagli alle spese della politica, l'ex portavoce regionale di Italia dei Valori, oggi alla guida del movimento 'Io mi arruolo', chiede all'Ars di recepire in toto il decreto Monti. "Mi aspetto che il ddl uscito dalla commissione sulla spending review venga modificato dall'aula".

PALERMO – “L’etica torni a far parte della politica”. L’appello dell’ex portavoce regionale di Italia dei Valori, Pippo Russo, arriva dopo la campagna portata avanti da Livesicilia, che ha pubblicato tutti i nomi e i compensi dei consulenti dei deputati del Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale. Un appello che passa direttamente per il nostro giornale, sotto forma di commento. “Complimenti a Livesicilia – dice Russo – ma ora lanciamo insieme un’altra campagna moralizzatrice: l’Ars recepisca esplicitamente e completamente il decreto Monti”.

L’ha chiamata anche “battaglia per la trasparenza”. Pensa, quindi, che ci sia un ‘disegno’ ben preciso dietro la bozza esitata dalla commissione per la spending review qualche settimana fa?
“Ma è ovvio. E non è neanche tanto nascosto: i parlamentari dell’Assemblea regionale non solo non vogliono recepire i tagli nella stessa misura in cui si recepiscono nelle altre regioni d’Italia, ma mantenendo l’allineamento con il Senato della Repubblica lasciano la strada aperta a futuri aumenti delle indennità. Nel disegno di legge, inoltre, non ci sono numeri, solo percentuali. E non è un caso, perché si basano sulle buste paga dei senatori, che notoriamente sono scientificamente difficili da leggere”.

Insomma, il problema è squisitamente economico, secondo lei.
“Basti vedere come restando il linea con il Senato, di fatto, il taglio alle indennità è molto lontano da quel 40 percento previsto dal decreto Monti. Un taglio che, va specificato, se applicato in Sicilia sarebbe ancora più forte che negli altri Consigli regionali italiani, perché gli ‘stipendi’ dei nostri onorevoli sono di base molto più alti. Uno schiaffo ai cittadini di una regione come la nostra, in piena recessione, dove in quest’anno si sono persi 40 mila posti di lavoro e ci sono 50 mila nuovi poveri in più”.

Con il movimento ‘Io mi arruolo’ ha lanciato un appello, o piuttosto: ha chiesto che i rappresentanti delle istituzioni facciano in modo che anche in Sicilia si tagli come nel resto d’Italia.
“Sì, è questo il momento. La commissione per la spending review ha esitato una bozza di legge che francamente è inguardabile, adesso mi aspetto che venga modificata in aula”.

Pensa che ci siano parlamentari pronti a battersi perché il ddl venga modificato?
“Me lo aspetto. Innanzitutto dai Cinquestelle, che già operano un taglio sulle loro indennità ma che non basta, perché non basta un atto volontario, deve esserci un regolamento che lo impone. E poi me lo aspetto dal Partito democratico, quanto meno per una questione di coerenza, visto che Antonello Cracolici si è dimesso, almeno così ha raccontato, proprio perché aveva trovato troppe resistenze in commissione. Se nel Pd vorranno essere coerenti, tutti i deputati dovranno votare in aula semplicemente un emendamento: quello che farà in modo che il decreto Monti venga recepito esattamente per com’è”.

E’ ottimista?
“Le rispondo così: questo è il momento in cui la società deve esercitare pressione. Altrimenti non so cosa aspettarmi”.

Alla convention di lancio del movimento c’erano anche il segretario del Pd, Giuseppe Lupo, e il parlamentare nazionale di Sel, Erasmo Palazzotto. Ha avuto anche il loro sostegno, quindi?
“Sì, e non solo: anche il deputato del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino aveva dato la sua adesione, poi però non ha più potuto partecipare. Da Lupo e Palazzotto ho avuto il massimo del sostegno ed è a loro che andremo a chiedere conto delle cose fatte e non fatte. Per esempio, chiederò di sapere come mai non si spendono i soldi per le politiche giovanili, che ci sono ma non vengono mai utilizzati. Adesso ci sono altri 142 milioni, tra fondi UE e altri del bilancio ordinario di Stato e Regione, che non sappiamo come verranno spesi. Noi distribuiamo proposte. Su questo tema e su altri”.

Si unisce anche lei, quindi, al grido “basta ai privilegi della Casta”?
“Sì, e con convinzione. E il problema è prettamente etico, non solo politico. Vedere deputati che cercano di salvaguardare il loro conto in banca in un momento come questo è uno spettacolo squallido per tutti i siciliani onesti”.


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