Massimo Russo è stato fortemente contestato a Mistretta (IL VIDEO IN ESCLUSIVA DELLA CONTESTAZIONE) dopo aver confermato la chiusura del locale punto nascite. A separarlo dalla folla inferocita è stato un cordone di carabinieri, componenti della scorta assessoriale ed ufficiali della guardia di finanza. Le telecamere di Livesicilia hanno ripreso tutto. Una contestazione durata sei ore, centinaia di abitanti dei Nebrodi a Mistretta con urla e cartelloni con scritto “VATTENE!” hanno fatto da cornice alla relazione in consiglio comunale dell’assessore regionale alla Salute Massimo Russo. Una relazione preceduta dall’intervento contestato dalla sala, del presidente della commissione sanità all’Ars Giuseppe Laccoto del Pd. Inizialmente la manifestazione aveva assunto un tono moderato e pacifico, in silenzio i cittadini della città nota per la pietra dorata, hanno sfilato per le vie del centro storico con la caricatura di Massimo Russo raffigurato col volto del nordico conte Dracula.
Le attese sono state però deluse quando dal primo piano del Municipio è stato comunicato che Russo confermava la chiusura del punto nascite locale annunciando anche possibili tagli ad altri ospedali che non raggiungono i 150 posti letto. All’improvviso è scoppiato un boato che l’atmosfera ovattata della sala consiliare non è riuscita a trattenere. Mentre la gente fischiava, Russo e il manager dell’Asp messinese Francesco Poli parlavano di tavolo tecnico, di ortopedia, e di possibili accordi con privati che potrebbero gestire il punto nascita tagliato dalla Regione. “Il privato è pubblico -ha detto Massimo Russo- nel senso che lo paghiamo con fondi pubblici”. Ma è ancora presto per parlare della possibile privatizzazione dei punti nascita come lo stesso Russo ha confermato.
La tensione è salita quando L’assessore alla Sanità è arrivato alla porta del Municipio e i manifesti si sono trasformati in palle di carta. Spintoni e strattoni sino a quando Massimo Russo circondato da agenti e militari è riuscito ad entrare nell’auto blindata.
La solidarietà di Lombardo
“L’assessore Massimo Russo non si è mai sottratto al dialogo e al confronto per cercare di migliorare e rendere la sanità siciliana più efficiente. Certamente la protesta violenta, con calci e pugni all’auto, di cui è stato bersaglio stamattina a Mistretta, in provincia di Messina, è da condannare senza appello. All’assessore Russo va la solidarietà mia personale e di tutta la giunta di governo e l’invito a continuare in questo percorso non facile di risanamento della sanità siciliana”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo.