“La situazione a Lampedusa sempre più preoccupante anche alla luce dei preventivati nuovi arrivi. Oggi invierò a Lampedusa l’infettivologo Tullio Prestileo, responsabile regionale dell’Istituto nazionale migranti (INMP) e il dirigente dell’assessorato Mario Palermo per coadiuvare il lavoro degli esperti dell’Asp di Palermo e verificare la gravità della situazione: in esito alla loro valutazione assumeremo i conseguenziali provvedimenti. Questa sera comunque andrò a Lampedusa insieme al dirigente generale dell’Asp Cirignotta per verificare di persona le delicate condizioni igienico sanitarie”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute della Sicilia, Massimo Russo che oggi sarà sull’isola. “Mi auguro che il governo nazionale comprenda appieno la gravità della situazione e sostenga in maniera concreta e fattiva questo enorme sforzo, che già da alcune settimane viene sostenuto dalle strutture regionali della Sicilia”, ha detto.
“Non riteniamo che ci sia un rischio di epidemie, ma un problema igienico-sanitario importante e che potrebbe in futuro continuare. Anche per questo i nostri ispettori arriveranno sull’isola oggi”. Così il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha commentato la situazione dei migranti che in questi giorni si stanno accumulando sull’isola di Lampedusa a causa dei conflitti in Libia.
Se gli ispettori sanitari della Regione siciliana, che oggi arrivano nell’isola, dovessero accertare la presenza di patologie infettive tali da poter determinare un’epidemia, Lampedusa potrebbe essere messa in quarantena. E’ l’ipotesi non troppo remota della quale il governatore della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha discusso con il comitato delle mamme che, insieme a pescatori e altri lampedusani, hanno affollato il consiglio comunale dell’isola, dove si è tenuta stamattina un’assemblea carica di tensione e scandita da urla e proteste. Di fronte a quella che però è solo una ipotesi i toni della sala sono diventati incandescenti, si è persino sfiorata la rissa in alcuni frangenti.