“Noi siamo stati i primi a sostenere Crocetta. E lo abbiamo fatto per tre motivi: è stato un bravo sindaco, ha una visione autonomistica ma non populista, e da deputato europeo conosce bene i rischi dell’isolamento dall’Europa”. Con queste parole Francesco Rutelli, leader dell’Api, tira la volata a Rosario Crocetta, in una conferenza stampa all’Assemblea regionale siciliana seguita da un incontro, sempre all’Ars, col candidato alla presidenza della Regione. “Abbiamo auspicato e tutt’ora auspichiamo – ha detto Rutelli ai giornalisti – una alleanza più ampia possibile. In questo senso mi sembrano poco sagge le chiusure al nuovo Partito dei siciliani, anche considerato il fatto che queste chiusure arrivano da partiti che fino a poco tempo fa facevano parte del governo Lombardo. Credo comunque – ha aggiunto Rutelli – che entro 48 ore potrebbero cambiare diverse cose nel quadro delle alleanze”.
Insomma, la frecciata è indirizzata a Pd e Udc, che avrebbero chiuso la porta all’Mpa. Ma per il leader dell’Api, la condizione in cui versa Sicilia non ammette divisioni, spaccature. Anzi, “è importante oggi che a governare sia una coalizione ampia e forte. Non parlo di un’ammucchiata, come dice qualcuno, ma di una alleanza politica nell’interesse della Sicilia. Del resto, e noi lo avevamo detto con grande anticipo, anche al Comune di Palermo il nuovo sindaco è costretto ad affrontare questione delicatissime, e a rivolgersi allo Stato, oltre che a portare i libri in tribunale”.
Uno scenario inquietante, che non consente “di cavalcare il populismo, come accade troppo spesso. I numeri sono durissimi. Grillo? Si era presentato anche cinque anni fa in Sicilia, se non sbaglio. E quello che allora era il suo candidato ha già cambiato movimento… Oggi lo scontro non serve a nulla. Serve un governo di buona amministrazione”.
E questo governo deve nascere “mettendo da parte le preclusioni sulle proposte politiche che provengono sia da destra che da sinistra. Crocetta può rappresentare al meglio questa forte coalizione. E del resto, noi dell’Api siamo stati tra i primi ad annunciare il sostegno all’eurodeputato del Pd”.
Nella sua visita a Palermo, Rutelli è stato accompagnato dai dirigenti siciliani del partito. Secondo il responsabile per il Mezzogiorno, Nuccio Cusumano, “l’idea che Crocetta diventi il candidato di una coalizione ampia è la missione su cui deve lavorare l’Api. Bisogna rimuovere – ha detto Cusumano – steccati e rigidità che non farebbero che pregiudicare il risultato finale di questa competizione elettorale”. Anche secondo il coordinatore regionale del partito Bartolo Fazio “è necessario il coinvolgimento di altre forze politiche. Mi riferisco ovviamente – precisa – al centro moderato rappresentato da Fli e dal nascende Partito dei siciliani, e non certo alla sinistra e meno che mai all’Idv che ha scelto la strada di un isolamento senza prospettive”, infine, da Fazio ecco anche una replica a D’Alia che aveva definito, in un’intervista a Live Sicilia, l’Api “una costoletta del Pd”. “Noi non abbiamo mai gradito – ha detto Fazio – le modalità con le quali Casini ha deciso di chiudere l’esperienza del Terzo polo. Ma a livello regionale, finora, i rapporti con l’Udc sono sempre stati buoni. Ma forse, D’Alia se l’è un po’ presa perché lo abbiamo anticipato sul sostegno a Rosario Crocetta”.