CATANIA – Una cosa è certa: la piazzetta non si tocca. Recita così lo striscione che campeggia sul lato nord di piazza Santa Maria di Gesù, da tempo adottata e curata dai ragazzi della Comunità resistente piazzetta. Una risposta, come le altre che arriveranno nei prossimi giorni, a quello che gli attivisti che dall’estate del 2015 curano, animano, puliscono, vivono l’area, considerano un vero e proprio attacco politico.
Segnalano come, tra domenica e lunedì, non solo ci sia stato un pullulare di esercito e polizia (presenti proprio in quella piazza per via di un arresto effettuato) ma come negli stessi giorni sia sparito tutto quello che, in questi anni, i giovani attivisti avevano realizzato – panchine e una piccola libreria – o creato, come le panchine realizzate con le cassette della frutta. Sono certi si tratti di un attacco. “Nessuno in questi anni aveva fatto sparire le nostre cose, la libreria, le panchine. Avevano rovesciato i vasi – racconta uno degli attivisti – ma ora hanno portato via tutto, anche le scope e le palette che utilizziamo per pulire”.
Lo spazio è stato “adottato” da un gruppo di ragazzi già nel 2014: qui ci si riunisce la sera, si chiacchiera, si fanno amicizie. Nel tempo sono stati realizzati arredi, vasi posacenere e, addirittura, una piccola biblioteca a disposizione di tutti.
Solidarietà sui social. “Da mesi queste ragazze e questi ragazzi hanno deciso di impegnarsi quotidianamente, insieme alla gente del quartiere, per riappropriarsi di una piazzetta abbandonata a se stessa da tempo in modo da farne un luogo di socialità, politica e divertimento aperto a tutte e tutti, fuori dalle logiche sempre più disgreganti del mercato. Tra le varie attività e iniziative, avevano messo su una libreria popolare: uno strumento di cultura aperto a tutte e tutti che già era stato attaccato dai fascisti qualche mese fa e che ieri è stata danneggiata dalle forze dell’ordine. Ovviamente riteniamo assurdo e inaccettabile quanto successo: la nuova idea di decoro urbano di cui tanto si parla evidentemente non include spazi aperti e accessibili a tutti, luoghi di condivisione e cultura che non siano appannaggio dei pochi che possono permettersi di avere accesso al sapere, perciò non possiamo che respingerla e combatterla! Avanti ragazzi, siamo con voi”.
Intanto, giovedì la “piazzetta”, si mobilita. “Giovedì, per ricostruire tutta la Piazzetta e per dare una risposta politica a questo attacco, vorremmo che di sera la Piazzetta si riempisse di gente, di determinazione, di solidarietà. Ricostruiremo in piazza stesso la libreria popolare, i vasi, le panche e tutto ciò che non abbiamo più ritrovato – scrivono gli attivisti su Facebook. Abbiamo bisogno della vostra presenza, del vostro aiuto e del vostro supporto, per questo vi invitiamo a lavorare insieme a noi per il luogo che viviamo quotidianamente. Non dimenticate di portare libri per riempire la libreria!
Durante la serata ci sarà anche uno spettacolo teatrale che ha caratterizzato nel tempo questo luogo. Per chi crede nell’aggregazione sociale, nelle alternative create dal basso, nella lotta, negli spazi sociali, nell’antifascismo militante, nell’arte libera, nella politica genuina”.