Da Saguto al commercialista Lipani | I buchi neri dei beni confiscati - Live Sicilia

Da Saguto al commercialista Lipani | I buchi neri dei beni confiscati

Commenti

    Questa vicenda è un paradosso dove rappresentanti dello Stato e quindi lo Stato si rivelano corrotti nel gestire i beni confiscati alla mafia. Segno che la corruzione non ha confini . Meglio andarsene via da questa Nazione. Al posto di un giovane me ne sarei andato da tempo. Poi non lamentiamoci.

    cosa???????? lipani a i domiciliari????????????? vergognatevi…….

    Io leggo questo articolo è la pressione mi sale a 500!!ma possibile che sta gente abbia tutti questi incarichi??ma è normale che lo stato debba pagare queste cifre a questi elementi??ma è normale che debbano prendere queste parcelle per gestire un’azienda??spesso si tratta di avvocati/commercialisti falliti senza soldi senza lavoro che fanno bingo anzi il Superenalotto con gli incarichi che gli dallo stato non so l’agenzia beni confiscati questi prima non avevamo manco i soldi di un aperitivo al bar !!gente entrata povera è uscita ricchissima grazie a questi incarichi .ma sta gente non può prendere uno stipendio normale per fare un lavoro del genere?? Ma la cosa atroce e che non si accontentano delle laute parcelle rubano si rubano assumono chi vogliono loro si fanno rimborsare tutto anche cose che con il lavoro non c’entra un …ma possibile che lo Stato consenta sto schifo?? Adesso confischiamogli tutto dalla A alla Z tutto toglietegli tutto soldi beni ma non solo quelli che ha rubato se ne ha ma secondo me non ne ha perché ripeto entrano tutti poveri escono arricchiti toglietegli tutto e mandatelo dove merita!!! Quando uscirà che ricominci a lavorare come faceva prima di iniziare a fare l’amministratore giudiziario …..e non dico altro perché sono tutti uguali il profumo dei soldi a sta gente che ha sempre leccato la sarda gli fa perdere la testa… ma i ministri competenti quando intervengono per mettere punto a ste schifezze da Saguto a cappellano ecc ecc ma quando finirà sto schifo???

    Aaa…Amministratori, Avvocati, Consulenti, Impiegati…in Tutte queste SITUAZIONI e INTRECCI…LUPO NON MANGIA LUPO !!! E’ chiaro, dichiarato, certo, ovvio, scoperto, evidente, indubbio, lampante, visibile, tangibile, noto, risaputo, conosciuto, pubblico, scoperto, rivelato, svelato…E’ !!!

    Revisione dei processi, di uno ho le prove che pur di confiscare si sono inventati Dio che non è Dio.
    Saguto? Mischina non poteva vedere lipani, sicuramente perché manciava solo iddu, e non faceva manciare gli altri.
    La magistratura si inventa le motivazioni.
    Andate a controllare la fallimentare, misure di prevenzione.

    al di la dei casi di malafede ( ma sempre trattati diversi da un impiegato pubblico che va in galera per direttissima …) il punto è un altro : la loro incapacità , visto che il 90 % delle aziende amministrate da questi geni fallisce, non paga gli stipendi e spesso fa fallire pure i fornitori se erano esposti , IL DANNO CHI LO PAGA ?

    Sequestro dei beni. SUBITO !! Come con i mafiosi, perché questi se possibile sono peggio. Si ammantano di perbenismo e onestà.

    …. tanto per cambiare, però, gli incarichi vengono sempre affidati,dai Tribunali, ai soliti noti…………!!!!

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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