Totò Orlando
PALERMO – Diretta tv e in streaming sul web, non solo a Palermo ma anche negli Stati Uniti e in Canada, e account su Facebook, Twitter e Youtube. Il consiglio comunale di Palermo si apre alle nuove tecnologie e si prepara allo sbarco su internet e sul digitale terrestre“per portare la politica cittadina nelle case dei palermitani e non solo”, come spiega il presidente Totò Orlando. E il tutto a costo zero.
“Grazie alla collaborazione con un imprenditore locale – ha spiegato Orlando – dalla prossima settimana le sedute verranno trasmesse in diretta e in differita su TeleSicilia, canale 195 del digitale terrestre, e su una piattaforma visibile in Nord America. Inoltre, tutte le sedute saranno anche visibili in diretta streaming e sul canale Youtube che apriremo al più presto, insieme agli account Facebook e Twitter”.
Una svolta tecnologica che segue quella dell’amministrazione Orlando, che sin dal suo insediamento ha puntato sui social network per interagire con i cittadini. Dalla prossima settimana, quindi, le sedute andranno in diretta su TeleSicilia, del gruppo Cts, ma anche in differita la sera. E, come detto, senza nessun costo per piazza Pretoria.
“Per noi è un accordo importante – dice Pasquale Anello, editore di Cts – anzitutto per il servizio che forniamo alla cittadinanza, che così potrà sapere quello che accade nei palazzi della politica. TeleSicilia è meno conosciuta di Cts, quindi abbiamo ritenuto opportuno metterci a disposizione per promuoverne l’immagine. Investiamo così sul ritorno di ascolti, anche in vista del fatto che tra pochi giorni completeremo le procedure tecniche per divenire una rete regionale. A Palazzo delle Aquile predisporremo anche una regia mobile e delle telecamere fisse”.
E TeleSicilia è stata per l’appunto la sola a rispondere a un bando emanato mesi fa dall’amministrazione comunale, aperto a tutte le emittenti. “Era un impegno preciso che avevo preso appena eletto – aggiunge Orlando – anche se c’è voluto più tempo del previsto, ma alla fine stiamo ottenendo un ottimo risultato specie perché a costo zero. Basti pensare che alcuni anni fa il consiglio pagava 1700 euro per ogni diretta”.
