PALERMO – Dopo tre anni di mandato si è dimesso il sindaco di San Giuseppe Jato. Rosario Agostaro lo aveva preannunciato all’arrivo dell’accesso ispettivo al comune e oggi ha dato seguito alle sue intenzioni. In una lettera indirizzata al segretario generale e al presidente del consiglio del comune il primo cittadino ha fatto una valutazione della propria esperienza amministrativa e espresso le motivazioni della decisione.
“Rassegno le mie dimissioni – – si legge nella nota – con la consapevolezza di essermi adoperato al meglio, insieme alla mia squadra composta da persone ricche di valori e sani principi, con abnegazione e costanza nel rigoroso rispetto delle prerogative che la legge attribuisce al ruolo istituzionale e politico dell’amministratore pubblico. Mi scuso per questa assurda vicenda, per questi avvenimenti che mi portano a concludere anticipatamente il mio mandato giacché, la situazione che stiamo vivendo, non mi consente di continuare a svolgere con serenità un compito con tutto l’impegno di sempre e la determinazione necessaria.
“È stata una straordinaria avventura – prosegue la nota – improntata sul rispetto, sulla legalità vera, sulla consapevolezza di avere operato scelte positive, virtuosi, trasparenti e tangibili, compiute e poste a seguito di un lavoro intenso, collettivo e condiviso che ci ha consentito di fare un’esperienza bellissima, umana e profonda. San Giuseppe Jato è un paese straordinario con le sue ombre che arrivano dal passato ma anche con le sue luci, la sua solidarietà e la tanta gente onesta”.
Nei giorni scorsi è stato disposto l’accesso ispettivo al Comune di San Giuseppe Jato. Il provvedimento è stato emesso dal prefetto di Palermo Giuseppe Forlani su delega del ministro dell’Interno. Nella mattina del 30 settembre si è insediata al municipio la commissione. L’obiettivo dell’accesso ispettivo verificare l’eventuale sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso”.