Nel decreto sulla spending review ci sono cose buone, ma ce ne sono anche da correggere. Per Bersani i tagli alla sanità sono un “errore tecnico”, perché manca la “sufficiente comprensione” di come funziona il Ssn. E richiama il Pdl a occuparsi anche di
salute oltre che della Rai. Casini: “Lo spartiacque è chiaro, chi si illude di sopravvivere difendendo sprechi e corporazioni, e chi sceglie la serietà. Ci sono costi da pagare e forse voti da perdere. Confidiamo nell’intelligenza degli italiani”. Il leader della Cgil interpreta la Spending Review come una “manovra non dichiarata”, che in sostanza è un taglio lineare:
“Si continuano a fare provvedimenti recessivi”.
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