Quel telegramma per l'assunzione | Sanità: "Una manovra elettorale" - Live Sicilia

Quel telegramma per l’assunzione | Sanità: “Una manovra elettorale”

Parte l'iter regionale per assumere oltre cinquemila persone, ma c'è chi adombra sospetti.

PALERMO – Sulla carta il reclutamento è iniziato, ma i dubbi restano sul piano delle assunzioni nella sanità annunciate dal governo regionale. A beneficiarne dovrebbero essere 1.627 medici e 3.511 tra infermieri, amministrativi e personale socio-sanitario.

In tanti hanno iniziato a ricevere un telegramma simile a quello spedito dalla direzione generale dell’ospedale Civico di Palermo: “La signoria vostra utilmente collocata nella graduatoria del 2007 è invitata a comunicare disponibilità immediata ad immissione in servizio a tempo indeterminato. Mancato riscontro entro le ore 12:00 del 14 agosto a mezzo fax equivarrà a rinuncia”. Firmato, il commissario Giovanni Migliore.

La data di assunzione, o meglio di stabilizzazione, non viene precisata. Né il posto che si andrà a ricoprire. Al Policlinico e a Trapani, invece, il personale è stato convocato in  casi per firmare i contratti. Altrove è solo l’inizio dell’iter. Il punto è capire se e quando sarà completato. Ci sono i primi segnali di un percorso che rischia di essere accidentato.

Ad esempio con una nota inviata due giorni fa l’assessore Baldo Gucciardi ha ricordato ai manager degli ospedali di Messina che “le aziende sanitarie sono tenute ad esperire ogni utile tentativo di ricollocazione delle eccedenze”. Le eccedenze comprendono quelle figure professionali per le quali non c’è spazio nelle piante organiche dei singoli ospedali e che devono essere collocate in altre aziende della stesse provincia ed eventualmente in ambito regionale. A Messina ci sono 74 unità in eccedenza, di cui 50 medici. Per Gucciardi non saranno un ostacolo al piano delle assunzioni. Di certo, in giro per la Sicilia, i vari manager saranno obbligati a fare una ricognizione delle eventuali eccedenze e dei posti vacanti che potranno assorbirle prima di procedere allo scorrimento delle graduatorie.

D’altra parte nella circolare sulle eccedenze, Gucciardi ha richiamato la “direttiva concorsi” del 2016 in cui si dava priorità, appunto, alle eccedenze. Dopo toccherà alla mobilità interna. Bisogna interpellare il personale già assunto per capire se c’è qualcuno che voglia cambiare sede di lavoro. Ed ancora, prima di assumere nuova gente, si dovranno scorrere le graduatorie già esistenti da anni. Un capitolo che, non è difficile prevedere, sarà appesantito dai ricorsi. C’è già qualche anestesista del Civico che si sarebbe rivolto a un legale per stoppare il rischio che si attinga da una graduatoria del 2003 che potrebbe essere già scaduta. 

I sindacati di categoria hanno sollevato più di un dubbio sulla concretezza del piano di assunzioni. Molte aziende sanitarie sono in deficit. Non ci sarebbero i soldi necessari per il nuovo personale, nonostante l’assessorato abbia dato il via libera ai direttori generali. Gli ultimi a protestare sono stati i sindacati degli ospedalieri di Caltanissetta: si attendevano un aumento di risorse pari a 54 milioni di euro, ma sembra che non li riceveranno. Come si potrà assumere nuova gente, si chiedono, e mantenere i livelli essenziali di assistenza? Al Civico di Palermo per coprire tutti i vuoti di organico con le nuove assunzioni previste dalla Regione servirebbero 165 milioni di euro, dieci in più di di quanti gliene sono stati assegnati.

Nella circolare dell’assessorato del 3 agosto scorso – “adeguamento delle dotazioni organiche al documento di riordino della rete ospedaliera e avvio delle procedure di reclutamento per l’anno 2017″ – c’è un passaggio che sembrerebbe rendere meno certe le assunzioni o almeno ne sposterebbe la fattibilità a data da destinarsi. Ai direttori generali si raccomanda, infatti, di tenere conto “delle eventuali modifiche che dovessero scaturire all’assetto organizzativo aziendale” qualora si dovessero recepire “modifiche ed integrazioni della rete ospedaliera”. Il rischio, dunque, è di dare il via libera alle assunzioni senza avere certezze alcuna sull’organizzazione definitiva della rete.

I dubbi dei sindacati sono gli stessi del Condacons che ha inviato un esposto alla Corte dei Conti e all’autorità anticorruzione. Tramite l’avvocato Elisa Di Mattea l’associazione dei consumatori ha chiesto di bloccare le annunciate nuove assunzioni, sollevando “dubbi circa l’utilizzo strumentale di tali assunzioni in prossimità delle elezioni regionali, paventando lo spettro del voto di scambio. Infatti desta sospetto la circostanza che dopo cinque anni di governo regionale, l’assessorato alla Sanità sia riuscito a sbloccare i fondi e a coordinare le operazioni di assunzioni di oltre 5.138 unità, procedendo ad una stabilizzazione straordinaria attesa dal 2003. Per tale ragione si ritiene opportuno segnalare quanto riportato sopra al fine di accertare se non vi siano state delle condotte illecite fonti di danno erariale”.

Il Codacons ha chiesto alla Corte dei Conti “di fare chiarezza e trasparenza e quindi colpire eventuali abusi che dovessero risultare perpetrati e se nella fattispecie possa configurarsi uno spreco di denaro pubblico a danno della collettività e conseguentemente sanzionando le eventuali scelte dannose per la collettività stessa ivi comprese le ipotesi di illeciti fonte di danno erariale”. Il percorso delle assunzioni annunciate è già accidentato.


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