Buon pomeriggio... Il mio plauso al lavoro svolto dagli inquirenti per mettere a nudo, si fa per dire, un sistema, purtroppo, atavico, che ha fatto lievitare alle stelle i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ovviamente tutto in danno delle finanze dei poveri cittadini siciliani che sono costretti a subire tutte le mala gestio di chi ci governa e di chi ci amministra. Di contro, debbo sottolineare che tutto ciò è sempre stato sotto gli occhi di tutti sin dalla notte dei tempi senza che nessuna figura, politica e non politica, si preoccupasse più di tanto. Fin quando il "sistema" non verrà smantellato dall'interno o non verrà fatto implodere, tutto rimarrà invariato malgrado il lavoro e lo sforzo personale delle molte persone perbene che, però, in Sicilia non contano niente,anzi vengono piuttosto tutte emarginate!
A proposito di odio ha ragione S.E. Lorefice ad invocare la Santuzza, ma ormai in Italia il clima di odio reciproco fra italiani e quasi da guerra civile fra vaccinati e non, fra possessori di green pass e non, fra commentatori di blog e social, fra chi invoca il nazismo ed il comunismo stalinista, fra partiti politici, sindacati e lavoratori delle medesime aziende, fra organi di stampa ecc. ecc. più che un intervento divino richiederebbe un urgente pesante intervento da parte dei vertici delle Forze Armate. L’Italia è un paese da pacificare e ciò è possibile solo se prendiamo esempio da chi l’ha fatto con successo come l’Egitto, non a caso un paese molto odiato dai nostri politici e dagli organi di informazione.
Santa Rosalia se sei veramente la patrona santa di Palermo liberaci da Leoluca Orlando
Nooo, dalla pioggia noooooo, i laghi sono a secco, il deserto nooooo
Caro Puglisi
E’ solo un caso che ,da qualche anno, ogni volta che si festeggia la nostra Patrona, diluvia?
Secondo me è un preciso messaggio di Santa Rosalia alla sua città per far capire che non è contenta di come vanno le cose .
Santa Rosalia non vuole essere più festeggiata da una città sporca e degradata , abbandonata dai suoi “amministratori” e dove non c’è più rispetto per i vivi e per i morti.