Onorevole Fleres, garante dei detenuti siciliani, che estate sarà questa in cella?
“Sarà caldissima, sarà orribile, tremenda”.
Perché?
“In Sicilia ci sono più di ottomila reclusi, le strutture, al massimo, possono contenerne cinquemila. Già in cinquemila starebbero stretti”.
Sovraffollamento, e poi?
“Totale inadeguatezza di molte strutture”.
Stiliamo una classifica dell’orrore degli istituti di pena siciliani.
“Quasi tutti toccano il fondo”.
Proviamoci
“Tra i peggiori, Favignana, Piazza Lanza a Catania, il carcere di Mistretta, di Sciacca, l’Ucciardone… Potrei continuare”.
Crescono i malesseri. Aumentano i suicidi.
“Speriamo di no. Ma ci resta solo la speranza”.
Lei ha un contenzioso con l’assessorato alla Sanità.
“Dovrebbero garantire l’assistenza in carcere, anche dal punto di vista psicologico. E siamo al collasso. Si risparmierebbe oltretutto. L’assessore Russo, sul punto, nemmeno risponde”.
Ma è vero che nella scorta dell’assessore c’è personale della polizia penitenziaria?
“Sì, le scorte si compongono su base fiduciaria”.