PALERMO – Che la seconda vita a Palermo di Eugenio Corini nelle vesti di allenatore non sarebbe stata facile lo si intuiva già dalla presentazione del tecnico bresciano di quasi un mese e mezzo fa, che l’ex capitano dei rosanero venisse messo sulla graticola dal presidente Zamparini dopo aver fatto meglio del suo predecessore De Zerbi in così poco tempo sinceramente in pochi lo avrebbero pronosticato. Intendiamoci, dopo la passata stagione conclusa con ben nove cambi in panchina fra esoneri e ritorni, in casa Palermo il patron friulano è tornato a sciorinare la sua più che ventennale fama da presidente tritallenatori ma nel caso di Corini il numero uno di viale del Fante si è trovato, forse per la prima volta da quando si trova in Sicilia, a doversi scontrare per la sua scelta con ambiente e squadra.
Corini infatti, dopo essere stato delegittimato pubblicamente dal suo presidente che all’indomani della sconfitta con l’Empoli ha interpellato quasi immediatamente De Zerbi per un eventuale ritorno sulla panchina rosanero, non ha optato per la soluzione più semplice, ovvero le dimissioni, ma per il percorso in un certo senso più impervio, continuare ad allenare per provare a salvare una squadra che al momento si trova con un piede e mezzo in serie B. Un’impresa degna dei valori che il tecnico di Bagnolo Mella dimostrò ai tempi della promozione in A dei siciliani dopo 31 anni e che il ‘Genio’ vuol infondere nei suoi giocatori all’inizio di un girone di ritorno che parte domenica al ‘Mapei Stadium’ contro il Sassuolo.
Proprio la sfida ai neroverdi di Di Francesco, e il seguente risultato, risulterà decisiva ai fini del futuro di Corini sulla panchina rosanero. Con una vittoria, o in ogni caso una prestazione positiva di Diamanti e compagni che porti anche soltanto un punto in terra emiliana contro un avversario di livello che quest’anno, complice la partecipazione all’Europa League e parecchi infortuni, non ha messo in mostra il calcio che ci ha abituato a vedere, il Palermo potrà di sicuro proseguire sotto la gestione Corini anche nelle successive gare, pensando di sfruttare anche una finestra di mercato ancora aperta. Se malauguratamente invece dovesse arrivare la seconda sconfitta di fila dopo Empoli le strade del tecnico e dei rosa si separeranno irrimediabilmente con Zamparini che a quel punto avrebbe margine di manovra per scegliere un sostituto.
Sostituto che secondo indiscrezioni sarebbe già stato individuato dal patron friulano e che, come Corini, rappresenterebbe una vecchia conoscenza per i colori rosanero. Se anche a Sassuolo dunque il Palermo non dovesse dare segni di risveglio Zamparini potrebbe interpellare Diego Bortoluzzi, ex vice di Francesco Guidolin sia nelle parentesi siciliane che in quelle successive a Parma, Udinese e Swansea. Il braccio destro del tecnico di Castelfranco Veneto, attualmente senza incarico dopo la fine dell’esperienza inglese risalente allo scorso 3 ottobre dopo aver conquistato solo 4 punti in sette gare con i cigni neri, accetterebbe di buon grado un ritorno in Sicilia in virtù delle tre stagione e mezza (metà campionato di B culminato con la promozione, il primo di A e poi dal 2006 al 2008, ndr) vissute al fianco di Guidolin. Nel frattempo in sella c’è Corini, con cui tifosi e squadra si augurano di proseguire, ma Zamparini inizia già a pianificare il futuro.