PALERMO – Si muove a grandi passi lo spoil system che porterà la Regione verso la definizione dei vertici dei dipartimenti e degli uffici speciali.
Nei giorni scorsi il governo Schifani ha nominato tre dirigenti generali. Si tratta di Alberto Pulizzi, che continuerà a guidare il dipartimento regionale della Pesca, Antonio Cono Catrini, destinato al dipartimento Turismo e Donata Giunta che andrà al dipartimento degli Affari extraregionali.
Dopo la revoca degli incarichi del 9 gennaio alla maggior parte dei direttori, il dipartimento alla Funzione pubblica ha messo a bando gli incarichi per la guida delle branche dell’amministrazione aprendo l’avviso per i solo dirigenti di seconda fascia. In questo modo la giunta ha provato ad arginare i rischi di ricorso che sarebbero arrivati con la nomina dei dirigenti di terza fascia senza prima esitare l’elenco dei dirigenti di seconda fascia.
Com’è noto infatti il ruolo della dirigenza è composto da tre fasce. Nessuno fa parte della prima, solo quattro fanno parte della seconda e tutti gli altri, 762 dirigenti, fanno parte della terza. Negli scorsi anni, i governi hanno nominato dirigenti di terza fascia preferendoli a quelli di fasce più alte. La Regione ha spesso subito i ricorsi di chi pur formalmente più qualificato è stato scartato. Con i due bandi la Giunta ha così provato ad arginare il solo insorgere del problema. Da quanto si apprende non si è potuto procedere alla nomina di un quarto dirigente di seconda fascia in quanto ormai prossimo alla pensione.
Da lunedì, invece, il dipartimento regionale della Funzione pubblica procederà alla pubblicazione degli atti di interpello per i dirigenti di terza fascia, che andranno a ricoprire i vertici dei restanti dipartimenti.
Tra i nomi in ballo ci sono quello di Mario La Rocca, super dirigente della sanità con incarico alla Pianificazione strategica, Silvio Cuffaro, attualmente alla guida del dipartimento al Credito, Maria Letizia Liberti, alla guida al momento di due dipartimenti: quello alla Famiglia e l’interim all’Energia; così come Gaetano Sciacca, a capo del dipartimento al Lavoro e ad interim al dipartimento all’Acqua e ai Rifiuti.
E ancora: Salvo Cocina (Protezione Civile), Federico Lasco (programmazione), Calogero Franco Fazio (Beni culturali), Vincenzo Falgares (Arit), Carmen Madonia (Funzione pubblica), Margherita Rizza (Autonomie locali), Fulvio Bellomo (Infrastrutture), Salvatore Lizio (Dipartimento tecnico), Dario Caltabellotta (Agricoltura), Mario Candore (Sviluppo rurale), Giuseppe Battaglia (Ambiente), Carlo Beringhelli (Urbanistica) e Giovanni Salerno (Corpo Forestale).
Non saranno sostituiti invece Salvatore Requirez, nominato al dipartimento delle attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dal governo Schifani nelle prime settimane di governo, la segretaria generale della Regione Maria Mattarella, il ragioniere generale Ignazio Tozzo, il segretario generale dell’Autorità di bacino, Giovanni Bologna (a capo dell’ufficio Legislativo e legale), Maria Concetta Antinoro (dirigente dell’Autorità di certificazione di programmi cofinanziati dalla commissione europea) e Grazia Terranova (Autorità di Audit).
Nel frattempo l’esecutivo ha stabilito di chiudere sei uffici speciali molti dei quali aperti durante il governo precedente. Si tratta di quelli per la Progettazione (le cui competenze transiteranno al dipartimento regionale Tecnico), il Recupero crediti derivanti da sentenze della Corte dei Conti (Ufficio legislativo e legale della Regione), l’Immigrazione (dipartimento della Famiglia), la Comunicazione per la salute e Sanità veterinaria e sicurezza alimentare (Dasoe).
L’ufficio speciale per l’Edilizia scolastica e per lo stralcio dei pregressi interventi Prof e Oif resterà in funzione fino al 31 dicembre 2023, dovendo completare le certificazioni di spesa degli interventi a valere sul Po Fesr 2014/20. Successivamente le funzioni saranno esercitate dal dipartimento dell’Istruzione.
Proseguiranno invece la loro attività gli uffici previsti da apposite leggi: Liquidazioni e Centrale unica di committenza, che comunque saranno oggetto di una riorganizzazione attraverso un apposito disegno di legge che sarà predisposto dall’assessore all’Economia