Regione, via solo la Monterosso | Che fine ha fatto lo spoils system - Live Sicilia

Regione, via solo la Monterosso | Che fine ha fatto lo spoils system

Entro 90 giorni dall'insediamento Musumeci può revocare i vecchi incarichi. Ne sono trascorsi 54. E i fedelissimi di Crocetta sono tutti lì.

La nuova legislatura
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PALERMO – Dai palazzi della Regione assicurano che il tema è all’ordine del giorno, insieme però a tutto il resto. Di sicuro c’è, però, che il tempo trascorso è maggiore di quello che rimane. Il governatore Musumeci, infatti, dal suo insediamento ufficiale ha visto “scattare” il timer: 90 giorni per rendere operativo lo spoils system. Per modificare, legge alla mano, il cosiddetto “sottogoverno”, infarcito fino a oggi dai fedelissimi del vecchio esecutivo. Dagli uomini e dalle donne di Rosario Crocetta.

Novanta giorni. E molti di questi sono già andati via. Il nuovo presidente della Regione è stato proclamato infatti il 18 novembre scorso. Sono trascorsi quindi da allora già 54 giorni. Più di metà del tempo è andato via. E l’unico segnale di cambiamento, in questo senso, è tutto nel “trasloco” di Patrizia Monterosso dal Palazzo d’Orleans al vicino Palazzo dei Normanni. Il resto? È rimasto tutto com’è. Come l’ha voluto il governo precedente.

Eppure, la norma sembra chiara, ma non è chiarissimo come applicarla, evidentemente. Fonti del governo fanno sapere infatti che proprio in questi giorni si sta verificando quale sia il perimetro di applicazione di una legge, l’ultima approvata dall’Assemblea regionale, che ha di fatto esteso gli effetti della legge cosiddetta “blocca-nomine” approvata durante il governo Lombardo. “Le designazioni, nomine o incarichi di natura fiduciaria, per i quali non è richiesta una selezione sulla base di specifiche competenze tecniche” si legge nella norma che riguarda appunto le nomine relative “ad organi di vertice e a componenti dei consigli di amministrazione o degli organi equiparati di enti, aziende, consorzi, agenzie, soggetti, comunque denominati, di diritto pubblico o privato sottoposti a tutela, controllo o vigilanza da parte della Regione, in società controllate o partecipate dalla Regione” ad esclusione delle aziende sanitarie siciliane, “conferiti dal Presidente della Regione, dalla Giunta regionale o dagli Assessori regionali, durante il loro mandato, possono essere confermati, revocati, modificati o rinnovati entro novanta giorni dalla data di proclamazione del Presidente della Regione neoeletto. Decorso tale termine le designazioni, nomine ed incarichi per i quali non si sia provveduto si intendono confermati fino alla loro naturale scadenza”.

Una norma molto ampia, a dire il vero. Che rappresenta però la strada più breve e risolutiva per imprimere una effettiva svolta rispetto al periodo precedente. Un periodo che ha portato a capo degli enti regionali tanti fedelissimi del governatore che ancora oggi, quindi, popolano quel sottogoverno e sono destinatari di compensi e stipendi. È il caso ad esempio di Antonio Ingroia a Sicilia Digitale (ex Sicilia e-servizi), anche se l’ex pm aveva ammesso di non considerarsi “in bilico” e di essere fiducioso in una conferma anche nell’era Musumeci. E ancora, è il caso di Gaetano Montalbano, amministratore unico di Seus, la società che gestisce il 118 in Sicilia, una di quelle in cui lavora il maggior numero di dipendenti. E ancora, ecco Sergio Tufano, commercialista di Crocetta oggi alla guida della società Sas, o Massimo Finocchiaro, amico personale di Crocetta oggi a capo della società dei trasporti Ast. E ancora, per quanto riguarda gli enti regionali, a capo di Ircac c’è l’ex consulente del governatore Sami Ben Abdelaali. Senza contare l’infornata di fine legislatura, quando, sotto elezioni, Crocetta inviò un gruppo di amici alla guida degli Istituti autonomi per le case popolari. Tra questi, Enrico Vella componente dell’ex governatore gabinetto del governatore, un’altra fedelissima come Cettina Foti, di Loredana Lauretta, altra componente storica del cerchio magico del presidente. Per arrivare a Francesco Calanna, fedelissimo del senatore Beppe Lumia. Sono ancora tutti lì. Mentre il timer continua a scorrere. Sono già passati 54 giorni. Manca poco più di un mese. Per il momento, dei fedelissimi di Crocetta è andata via solo Patrizia Monterosso.


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