Schifani risponde a Salvini sul caso Tardino

Schifani su Forza Italia, ricandidatura e Salvini: ecco cosa ha detto

Il presidente sul palco a Ragalna
LA POLEMICA
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“Il grande e solido rapporto con Matteo Salvini non è cambiato”, lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, nell’ambito della manifestazione ‘EtnaForum2025’ a Ragalna, intervistato da Maurizio Scaglione. Si parla, ovviamente, del ‘caso Tardino’ e delle polemiche per la nomina della commissaria all’Autorità portuale della Sicilia occidentale, con l’annunciato ricorso della Regione. Ma tanti altri argomenti di cronaca politica sono stati toccati.

“Una rondine non fa primavera, io con Salvini ho lavorato fianco a fianco, il migliore ministro alle Infrastrutture che abbiamo mai avuto”, ha detto Schifani.

“Il caso Tardino? – ha aggiunto -. È una mancata condivisone su una nomina che presuppone una preparazione specifica come l’autorità portuale o ferroviaria”.

In caso di rimpasto…

“Quando mi chiamò ad aprile manifestai a Salvini la possibilità che la Tardino, in caso di rimpasto sarebbe stato un buon nome. Sull’autorità portuale ho manifestato la mia non condivisione. Pasqualino Monti ha cambiato la città di Palermo. Ha portato il mare a Palermo. Poi, con Salvini non ci si è più sentiti”.

“Mi è stata chiesta l’intesa sull’autorità portuale di Messina che è stata un’ottima nomina. Niente su Palermo. Avevo anche scritto una lettera, spiegando che qualora fosse stato nominato un commissario avrebbe dovuto avere le stesse competenze tecniche delle quali dicevo.
Non ho avuto alcun riscontro – ha continuato il presidente – e poi il 18 di agosto mi è stato detto della nomina”.

Ancora Schifani: “A me interessa che nella nostra terra si ricoprano ruoli in funzione delle proprie preparazioni. Se mi chiamassero all’Asp direi: ‘Ma di che cosa si parla?’. Stimo la Tardino ma credo che dovremmo guardare a queste cose con più responsabilità”.

Le fibrillazioni in Forza Italia e la ricandidatura

“Abbiamo superato un momento terribile con la morte di Berlusconi. Berlusconi ha lasciato una grande eredità ideologica”. Così Schifani ha risposto alla domanda su Forza Italia.

“La svolta è arrivata qualche giorno fa con le elezioni dei coordinatori. Viva la democrazia, ma io mi auguro che questa svolta non favorisca le polemiche. Perché non gioverebbero al partito. Ci si confronti nei congressi e si lavori sui tesseramenti e sul lavoro da fare. Io con Fratelli d’Italia ho una grande rapporto. Con Ignazio La Russa stiamo lavorando bene e conosco Giorgia Meloni da quando era giovanissima. Siamo orgogliosi di lei, oggi leader di riferimento in Europa”.

“Arriveremo a un Congresso sereno seppur con dialettica. Ne sono certo. Se uscirà ma mia ricandidatura alla Regione? Sono due cose diverse. Ma io credo che le cose delle quali ho parlato necessitano di un proseguimento di questi cinque anni. “Penso che il mio attuale impegno di presidente della Regione abbia bisogno di continuità”. 

“Sono convinto che questi sono ‘fuochi estivi’ – ancora sulle polemiche interne – figli anche delle festività con i giornali che, avendo poco da scrivere, enfatizzano battute e dichiarazioni. Spero che questo ‘fuocherello’ si spenga e si lavori sul tesseramento, alla celebrazione del congresso di un partito che esprime il presidente della Regione e che sta lavorando benissimo con gli alleati”. 

Termovalorizzatori e siccità

“La storia dei termovalorizzatori è articolata – ecco la risposta sul tema ambientale –. Fanno parte del mio programma per risolvere una volta per tutti il problema dei rifiuti e produrre energia. Abbiamo fatto in modo che i termovalorizzatori fossero realizzati con fondi pubblici per evitare un aumento delle tariffe. Abbiamo dato il via al Piano rifiuti, ci abbiamo lavorato un anno”.

“Questione di giorni e verrà aggiudicata la gara per la progettazione di inizio dei lavori: cominciamo di partire l’anno prossimo. E una volta partiti non ci si ferma. È chiaro che così cambia il sistema legato alle discariche per le quali spendiamo milioni di euro all’anno”.

Sulla siccità: “È cambiato l’ecosistema e sono cambiate le stagioni. Con l’ingegnere Cocina ci siamo confrontati e rivoltato le maniche. Abbiamo recuperato, intervenendo sui pozzi, 110 milioni. Ed abbiamo recuperato 2 mila litri al secondo”.

“Poi ci sono i dissalatori. Entro agosto contiamo di azionare 350 litri al secondo. La crisi idrica è sulla Sicilia occidentale: quella che soffre di più. 
L’anno scorso la crisi idrica è stata terribile, la crescita dell’acqua potabile consentirà alle dighe di fornire più acqua agli agricoltori”.

Smart working e giovani

“L’aumento dei posti dei posti di lavoro in Sicilia, che viene certificato da Istat, è già un dato e si collega all’aumento delle entrate, del Pil, quindi il trend è quello. Ma stiamo stiamo studiando una misura che preveda degli incentivi a quelle aziende che non sono del Mezzogiorno che assumono giovani siciliani consentendo loro di lavorare in smart working, nella propria città”, ha aggiunto il presidente, sottolineando che è “una misura che mi piace molto, dobbiamo vedere la compatibilità europea, io ci credo”.

Il governo regionale, ha spiegato Schifani, sta lavorando per una “misura per incentivare lo smart working di giovani siciliani, per permettere loro di continuare a lavorare, però da casa senza dovere partire”. E’ un provvedimento, ha osservato il governatore, che “non mi voglio lasciare sfuggire”.

“Perché in passato – ha rivelato – io avevo stanziato 50 milioni di euro per le assunzioni per il 2023, il 2024 e il 2025. Ma non è stato reso operativo, diciamo, per il 2023 e per il 2024, per anomalie della burocrazia che non si è molto sintonizzata con la Commissione europea e che in parte sono andati persi. Io – ha concluso il presidente Schifani – farò di tutto perché questi 50milioni di euro del 2025 non vengano persi, poi li dirotteremo su altre destinazioni sempre di lavoro per il 2026. La scommessa non intendo perdere”.

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