Sicilia, Schifani: "Ho fatto muro alle contrapposizioni" - Live Sicilia

Schifani e le “contrapposizioni” romane: “Ma in Sicilia ho fatto muro”

Il governatore: "Sono garante dell'unità del centrodestra"

PALERMO – Dopo le ricostruzioni di stampa sull’incontro interno a Forza Italia a Palazzo dei Normanni, con un clima disteso tra i partecipanti, è il governatore siciliano, Renato Schifani, a parlare del vertice che si è tenuto nelle stanze attigue al parlamento regionale: “C’è stato un momento nel quale la Sicilia ha rischiato di ‘ereditare’ le contrapposizioni romane”, ha ricostruito Schifani nel corso di ‘Timeline’, su SkyTg24, facendo riferimento alle tensioni nate tra forzisti e meloniani dopo l’elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato.

“Sono il garante dell’unità del centrodestra”

Schifani, presente ieri all’incontro, ha ricordato però di avere “fatto muro” davanti al rischio che le tensioni dei palazzi romani si trasferissero in Sicilia, dove il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè sembrava deciso a rendere la pariglia ai meloniani di Sicilia. Lo stesso Miccichè, tuttavia, già nel pomeriggio di ieri aveva lasciato intendere di avere sotterrato l’ascia di guerra (“con Meloni ci sarà la quadra”). “Mi sento garante dell’unità del centrodestra e ho trovato sintonia nel gruppo di Forza Italia anche ieri, nella riunione presieduta da Miccichè, che è il coordinatore del partito”. Tutto questo perché “occorre governare la Sicilia”, una regione che “non può permettersi litigiosità come avvenuto nel recente passato”. Schifani ha poi citato espressamente Miccichè: “Anche lui ha riconosciuto che non è il momento del litigio ma del confronto per il bene della Sicilia”. Una ricostruzione che coincide con quella fatta da alcuni presenti, che hanno parlato di un incontro “in piena serenità” e “con la consapevolezza da parte di tutti che sia necessario lavorare per risolvere i problemi della Sicilia”.

“Il foglietto su Meloni? Non erano considerazioni di Berlusconi”

E da profondo conoscitore di Silvio Berlusconi, Schifani ha infine dato la sua versione dell’ormai famoso foglietto con gli aggettivi riferiti a Meloni. “Conoscendo Berlusconi, ma è una mia interpretazione, credo che quel foglietto fosse probabilmente la sintesi di un dibattito cui ha preso parte – ha ipotizzato il governatore -. Mi è capitato spesso durante le colazioni di lavoro, si discuteva e Berlusconi amava annotare considerazioni di noi che stavamo al tavolo. Non penso sia stata una sua sintesi personale, non avrebbe senso”.


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