“Bruxelles nuove gravemente alla salute delle nostre aziende e rilancia il contrabbando”. Questa la frase che campeggia sugli striscioni posti davanti i tabaccai in protesta contro le decisione prese dall’Unione Europea.
Sono 420 i tabaccai della provincia di Trapani che aderiscono oggi allo sciopero nazionale indetto dalla Federazione italiana tabaccai. È la modifica alla direttiva sul prodotto del tabacco dell’UE che viene contestata: le nuove norme tendono ad una uniformazione delle sigarette, togliendo dalle confezioni logo e marchio e mettendo invece immagini shock per sensibilizzare il fumatore. Inoltre, le sigarette stesse dovranno essere tutte uguali per sapore. Ma i tabaccai italiani non ci stanno, e per tutta la giornata di giovedì 6 settembre sciopereranno.
Nella sola città di Trapani sono un centinaio i rivenditori di prodotti del tabacco a rischio: secondo la Federazione la modifica della normativa colpirà duramente il settore, e ci potrebbero essere ripercussioni concrete, ad esempio licenziamenti. “È giunto il momento di dire basta – afferma il presidente della Federazione italiana tabaccai Giovanni Risso – Siamo stufi di incassare miliardi di euro per conto dei gestori ed essere remunerati con aggi da elemosina”.