Sciopero della fame| di un ospite del Cie - Live Sicilia

Sciopero della fame| di un ospite del Cie

Un allenatore di cavalli da corsa tunisino è stato trovato col permesso di soggiorno scaduto lo scorso dicembre. Da allora si trova al Cie di Trapani e da una settimana ha cominciato uno sciopero delle fame per protesta: "Da vent'anni pago le tasse e verso i contributi".

Trapani
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Mohamed Jamel, 54 anni di Tunisi, allenatore di cavalli da corsa, ospite del Cie di Trapani Milo dallo scorso mese di dicembre, una settimana fa ha iniziato lo sciopero della fame. “Sono stato fermato dalla polizia all’ippodromo Sambuceto di Chieti, in quanto avevo il permesso di soggiorno scaduto, perché, in quel periodo, disoccupato. Aspetto un nuovo permesso da sette mesi. Ma nessuno mi fornisce informazioni”. Jamel racconta all’Ansa “di essere in Italia dal 1979” e di avere “venti anni di contributi versati all’Inps”. Dice di aver “sempre lavorato regolarmente a Bologna, Milano, Torino, Firenze, Pisa, Montecatini”. La decisione di comunicare alla stampa che “ho iniziato lo sciopero della fame, ha un motivo ben preciso: quì non gliene frega niente a nessuno. Se non lo chiedo ogni giorno espressamente io stesso, non mi controllano neppure la pressione (arteriosa, ndr). Fuori da queste mura dovete sapere che non siamo presi in considerazione da nessuno. Voi giornalisti siete venuti a trovarci. Sappiate che se non si continua a parlare delle nostre condizioni, non fanno notizia neppure le proteste come la mia”.


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