PALERMO – Dal doposcuola non aveva più fatto rientro a casa. Un pomeriggio e una notte da incubo per i genitori di una bambino di undici anni, che disperati si sono recati dai carabinieri per denunciare la scomparsa del piccolo. Erano già trascorse sette ore quando madre, padre ed amici hanno lanciato l’appello su Facebook: “Salvatore non è tornato a casa, aiutateci a trovarlo, abitiamo allo Zen”. Da quel momento in poi sui social network è partito un tam tam che ha messo in moto le ricerche in tutta la zona e nelle aree circostanti.
Le forze dell’ordine hanno battuto palmo a palmo il quartiere, il vicinato si è unito alla famiglia per passare al setaccio ogni luogo possibile. “I carabinieri hanno controllato anche al centro commerciale, il parroco ha aperto la chiesa nel cuore della notte – racconta la nonna del bambino -. Sono state ore terribili, momenti drammatici. Abbiamo temuto il peggio e sperato fino all’ultimo che non gli fosse successo nulla di grave”.
Un intero quartiere si è mobilitato per dare man forte ai giovani genitori: “E per questo ringraziamo tutti – aggiunge la donna -. Ci hanno aiutato tutti e anche il nostro appello su Facebook ha fatto la sua parte”. La brutta avventura si è infatti conclusa nel migliore dei modi. Una residente della zona ha riconosciuto l’undicenne stamattina, stava dormendo all’interno di un’auto abbandonata.
“Si trovava dentro ad una macchina abbandonata, nei pressi della chiesa. Non sappiamo perché si sia rifugiato lì, ma crediamo che sia rimasto con alcuni amichetti a giocare e abbia poi deciso di riposarsi. Si è così addormentato”. Erano le 9 di stamattina quando è giunta la segnalazione alla famiglia: “Abbiamo subito tirato un sospiro di sollievo – prosegue la nonna del piccolo – e poco dopo lo abbiamo riabbracciato. Era stravolto, stanco. Non abbiamo dormito tutta la notte, ma adesso siamo finalmente tranquilli”.