PALERMO – Acque agitate nella lista della Democrazia cristiana nuova di Totò Cuffaro proprio alla vigilia della presentazione ufficiale dei candidati al consiglio comunale di Palermo. Uno degli aspiranti consiglieri dello scudocrociato, Giuseppe Amore, sui social annuncia di avere ritirato la propria candidatura “dopo avere visto in lista soggetti poco raccomandabili che nulla hanno a che fare – sostiene – con la politica che avevo in mente io”.
“Amore espulso dal partito”
DI senso opposto, invece, la versione ufficiale fornita dai vertici del partito: “Amore è stato espulso dopo diverse segnalazioni ricevute su suoi comportamenti indecenti che vanno contro i valori e i principi della Dc nuova”. Sul suo profilo Facebook, intanto, Amore rincara la dose e riprende la polemica innescata dalle parole di Alfredo Morvillo, ex magistrato e fratello di Francesca, compagna di Giovanni Falcone (“La Sicilia è in mano ai condannati per mafia”).
Attacco a Cuffaro
In questo caso l’attacco è dritto a Cuffaro: “Ha ragione Morvillo, i condannati per favoreggiamento alla mafia non devono fare politica ed influenzare l’elettorato palermitano in occasione delle prossime consultazioni elettorali del 12 giugno, bensì si debbono ritirare in un convento, o andare al massimo in Burundi, ed espiare lì per tutta la vita le loro colpe”, scrive nonostante la condanna di Cuffaro non sia certo una novità delle ultime ore.
La lista della Dc nuova
I vertici del partito dell’ex governatore, ad ogni modo, preferiscono non scendere nei dettagli rispetto alle segnalazioni ricevute su Amore, “ma se dovesse continuare con queste esternazioni – assicurano – saremo pronti alla querelarlo”. In casa Dc, intanto, si lavora alla convention del 19 maggio al Cinema multisala Politeama, quando verranno ufficializzati i nomi dei candidati a Sala delle Lapidi.
I nomi
Capolista sarà Nuccia Albano, medico, mentre tra gli aspiranti consiglieri ci sono anche diversi nomi noti. C’è Salvo Imperiale, consigliere uscente della prima Circoscrizione, e c’è Massimo Niceta, l’imprenditore vittima del sistema Saguto che ora ha deciso di avvicinarsi alla politica. In lista anche Alì Listì Maman, avvocato, un tempo tra le file del Movimento cinque stelle, e Mariella Patti, volto del Banco alimentare.