Sementor, dove crescono le idee - Live Sicilia

Sementor, dove crescono le idee

La meglio gioventù. Un’iniziativa costruita attorno ad un concetto molto semplice: la condivisione del sapere e delle competenze. Oggi alle 16, alla Real Fonderia, si presentano progetti imprenditoriali innovative sul turismo, ideati da giovani siciliani.

PALERMO – Avere sogni nel cassetto non basta. Bisogna avere il coraggio di tirarli fuori per condividerli col mondo. In un periodo di crisi globale è fondamentale la capacità di trovare soluzioni nuove e di percorrere strade non battute, senza però ignorare le lezioni offerte dal passato.

Sementor nasce così, dall’idea di Beppe Castellucci e Michelangelo Pavia, fondatori di neu[nòi] coworking nel cuore del centro storico di Palermo, e di Francesco Passantino, Cofondatore del progetto inseme a Beppe e Michelangelo. E mentor per le Strategie Digitali applicate al turismo, con il preciso scopo di incentivare il trasferimento a talenti (semen) di conoscenza e competenza da parte di affermati esperti (mentor).

“Sementor è un’iniziativa costruita attorno ad un concetto molto semplice: la condivisione del sapere e delle competenze – dichiara Beppe Castellucci – ed ha l’obiettivo di chiamare a raccolta i detentori di conoscenza nei più svariati ambiti desiderosi di condividerla (i mentori), e coloro i quali possono sfruttare tale conoscenza per dar vita ad iniziative imprenditoriali innovative”. “Non ci siamo inventati nulla di nuovo- continua – salvo forse l’aver impostato il progetto sulla partecipazione volontaria di organizzatori e mentori”. Grazie al lavoro di quest’ultimi, infatti, un gruppo di innovatori ed innovatrici ha avuto la possibilità di approfondire una propria idea di business in un ambito che varia col susseguirsi delle edizioni. Nell’edizione corrente, ci si è occupato di Turismo, motivo per cui molti dei mentori di riferimento sono personalità di spicco nel panorama turistico siciliano, come Toti Piscopo e Maurizio Giannone, Gaetano Basile e Marco Fuscaldo. Volendo dare per superati i luoghi comuni come “la Sicilia dovrebbe campare solo di turismo”, Beppe e il suo socio Michelangelo Pavia, hanno indagato le reali capacità dei siciliani di inventarsi un lavoro in questo settore.

Almeno un siciliano su due ha fantasticato, per una volta nella vita, sulla possibilità di avviare un business che ne sfrutti le potenzialità dell’Isola. In un periodo in cui il lavoro dipendente scarseggia e sempre più persone accarezzano l’ipotesi di mettersi in proprio, Sementor ha voluto mettere alla prova quanti sarebbero in grado di superare lo stadio di ideazione per approdare a quello di concreta progettualità.

“Sementor è un progetto che continua a darci enormi soddisfazioni – afferma soddisfatto Beppe – Ogni partecipante ha arricchito questa edizione con la propria storia e le proprie aspettative verso il futuro”. “E’ stupefacente osservare come le idee dei partecipanti evolvano in così poco tempo sotto la spinta dei mentori. Certo non è tutto rose e fiori: molte idee risentono dell’assenza di un tessuto imprenditoriale realmente pronto ad affrontare le sfide del presente, soprattutto alla luce degli stravolgimenti dovuti alla crisi economica”.

Quali le idee più curiose o particolari? “L’edizione corrente offre molti spunti di riflessione sulle esigenze particolari di alcuni viaggiatori, come i sordi o chi intende viaggiare col proprio animale domestico. C’è anche molto spazio dedicato ad Internet”. Partner di quest’edizione di Sementor è il comitato Addio Pizzo, uno dei punti di maggiore orgoglio all’interno dell’iniziativa. Proprio come tutta l’attività di Addio Pizzo, anche Sementor è improntato su un profondo spirito di legalità, non soltanto per quanto riguarda la lotta al racket, ma soprattutto per quanto riguarda tutti gli aspetti di un’impresa davvero etica, che fa gli scontrini, paga le tasse e non impiega lavoratori in nero”.

Oggi alle 16, presso la Fonderia Oretea i giovani innovatori presenteranno le loro idee agli investitori e alla cittadinanza: “Abbiamo invitato una serie di investitori che potranno decidere se entrare in partnership su un’idea per fornire all’innovatore/innovatrice il supporto strategico di cui necessita. “Molte idee risentono dell’assenza di un tessuto imprenditoriale realmente pronto ad affrontare le sfide del presente- sottolinea Beppe Castellucci- La Sicilia non è ancora un’arena così interessante per i grandi investitori privati. In generale sono poche le persone che si sentono di fare un investimento su una giovane start up”.

Di fatto Sementor non è un punto di arrivo, piuttosto un punto di partenza. Dalle precedenti edizioni, alcune idee sono state accolte nell’incubatore universitario ARCA, altre hanno presentato richieste di finanziamento pubblico, altre sono alla ricerca di un locale dove aprire. Oggi alla Fonderia un evento speciale a cui tutti sono invitati a partecipare, all’insegna della voglia di costruire il proprio futuro dando spazio alle proprie passioni.


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