Sequestrata la Mare Jonio | Salvini: "Ultimo viaggio" - Live Sicilia

Sequestrata la Mare Jonio | Salvini: “Ultimo viaggio”

L'equipaggio è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

LAMPEDUSA
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4 min di lettura

ROMA – Aggiornamento 21.43 È stato “notificato alle 20.45 il ‘sequestro preventivo’ della nave Mare Jonio che la politica disumana chiedeva da stamattina. Indagato il comandante. Da adesso nessuna nave della società civile nel Mediterraneo Centrale. Ma non ci arrendiamo”. È quanto si legge in un tweet della ong Mediterranea.

Il sequestro

La Guardia di Finanza ha sequestrato “d’iniziativa” la Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Human. I militari, si apprende da fonti del Viminale, dopo esser saliti a bordo avrebbero rilevato alcune irregolarità e proprio per procedere il sequestro è stato consentito alla nave di entrare nel porto di Lampedusa. I componenti dell’equipaggio della Mar Jonio, che ieri hanno soccorso 30 migranti a largo della Libia, sono stati iscritti nel registro degli indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di un atto dovuto dopo la segnalazione fatta dalla Finanza. La Procura di Agrigento deve valutare però, alla luce della ricostruzione delle modalità del salvataggio e della situazione politica e di sicurezza in Libia, se ci siano stati profili di reato.

“Ultimo viaggio per la nave dei centri sociali Mare Jonio: bloccata e sequestrata. Ciao ciao”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini commenta su Twitter il sequestro della nave di Mediterranea Saving Human a Lampedusa. Il titolare del Viminale posta poi una foto della nave e di Luca Casarini, ex leader dei centri sociali del nord est e ora attivista e capo missione di Mediterranea, con la scritta “sequestrata”.

“Le decisioni che sono state prese come sempre sono di tutto il governo. La cosa positiva è che questa nave è stata sequestrata un’altra volta, spero che si arrenda e smetta di girare nel Mediterraneo, facendo una serie di azioni che evidentemente hanno qualcosa che non va”. Così anche il vice premier Luigi Di Maio. Il ministro ha aggiunto: “Sono veramente contento che siano sbarcati, soprattutto perché c’erano due donne incinte e una bambina di un anno”.

Un “atto per tentare di fermarci”. Così Mediterranea commenta il sequestro della nave Mare Jonio sottolineando che “nessuna notifica” è stata fatta all’equipaggio e “nessuna irregolarità” è stata riscontrata dalla Gdf sulla nave. “Il Viminale annuncia il sequestro – scrive la Ong su twitter – curioso che lo faccia via stampa prima che a noi. Il sequestro è un atto per tentare di fermarci ma l’importante per noi è che le persone siano salve. l’unico crimine è far morire la gente in mare o in Libia”.

“Salvini trovi un nuovo bersaglio, la sua propaganda non attacca più”. Così Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa candidato da indipendente alle europee nelle liste del Pd-Siamo Europei commenta l’attracco a Lampedusa della Mare Jonio. “A breve inizieranno le operazioni di sbarco e naturalmente il nostro ambulatorio è pronto ad accogliere e assistere i 30 migranti a bordo – dice Bartolo – Bene ha fatto Mediterranea a non rivolgersi alla Libia, come suggerito ieri sera dal Viminale, e a dirigersi verso Lampedusa”. Anche perché, aggiunge, “il volto dell’invasore, anche stavolta, lo abbiamo visto tutti: ha appena un anno ed è viva grazie alla presenza della Ong nel Mediterraneo”.

“In un paese normale chi salva vite viene ringraziato. Nell’Italia di Salvini, invece, viene messo sotto accusa”. Così il deputato di La Sinistra Nicola Fratoianni commenta il sequestro della Mare Jonio a Lampedusa definendolo “grave e inaccettabile”. “Dovremmo dire un grazie enorme a chi in queste ore, Marina Militare e Mediterranea, ha salvato persone che senza il loro intervento sarebbero morte. Fermare chi salva le vite – conclude Fratoianni – significa semplicemente aumentare il numero di chi muore in mare”.

“Gli interventi di salvataggio di alcuni naufraghi operati ieri dalla nave della Marina Militare Cigala Fulgosi e dalla nave Mare Jonio – ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – confermano ciò che è sotto gli occhi di tutti: salvare vite umane è un obbligo morale e legale cui nessuno può e deve sottrarsi. Ringraziamo i nostri militari che ancora una volta, come tante volte negli ultimi anni, hanno onorato l’impegno di servire la Costituzione e ringraziamo tutti coloro che in questi anni, militari, pescatori, volontari, uomini e donne di mare hanno contribuito a salvare migliaia di esseri umani dalla morte. Sono il loro lavoro ed il loro impegno che hanno salvato il volto e l’anima dell’Italia da una deriva inumana, oltre che pericolosamente incostituzionale. Di fronte a questi risultati, appare evidente che il tentativo del Ministro dell’interno di ostacolare, se non impedire del tutto l’azione di Mediterranea e della nave Mare Jonio è, esso sì, un crimine ed un atto contro la legge e la morale”.

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