MASCALI. Aveva trasformato un’area di ben 20mila metri quadri, sottoposta a vincolo paesaggistico, in una cava abusiva di estrazione di materiale basaltico lavico. Questo è quanto scoperto dai carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico in Contrada Vallonazzo, nella frazione di Nunziata a Mascali. A rispondere di una serie di reati in materia ambientale e del settore minerario un 31enne del luogo, titolare di una grossa società operante nel settore. Il blitz del Nucleo speciale dell’Arma, scattato in sinergia con i militari della Stazione di Mascali, ha consentito di sorprendere sul posto nel pieno delle operazioni di sbancamento ed estrazione del materiale tre escavatori ed una grossa pala gommata, tutti sottoposti a sequestro. Stessa sorte per due grossi autocarri, bloccati nella sede della società, carichi del materiale estratto. Quest’ultimo, infatti, dalla cava veniva quotidianamente trasportato nella sede operativa della società e poi da lì all’impianto di frantumazione, a pochi chilometri di distanza.
Sul posto sono successivamente intervenuti i funzionari del Distretto Minerario di Catania che hanno preso contezza dell’ampiezza del sito oggetto di estrazione abusiva, con l’obiettivo di quantificare l’esatto ammontare del materiale estratto illecitamente. Da una prima stima, considerato il fronte della cava di circa 150 metri, con un altezza, in alcuni punti, pari a 20-30 metri, potrebbe ammontare a diverse migliaia di metri cubi. L’attività investigativa è ancora in corso per chiarire se vi siano ulteriori responsabili.