Sequestrati al crimine organizzato |beni per 414 milioni di euro - Live Sicilia

Sequestrati al crimine organizzato |beni per 414 milioni di euro

Bilancio di un anno di successi della Guardia di Finanza guidata dal colonnello Roberto Manna e dal comandante della Tributaria Giancarlo Franzese. Importanti riconoscimenti all'ex comandante provinciale Francesco Gazzani.

Il consuntivo 2013 della Guardia di finanza
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CATANIA – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Catania ha reso noto oggi, nel corso di una conferenza stampa, i risultati di servizio conseguiti nel corso del 2013. Le attività condotte dalle Fiamme gialle etnee hanno visto impegnati gli oltre 700 militari dislocati sul territorio della provincia in tutti i settori di servizio affidati alla missione istituzionale del Corpo. In particolare, la lotta all’evasione fiscale, la tutela della spesa pubblica, il contrasto alla criminalità organizzata e alle altre forme di criminalità economica e la lotta alla contraffazione sono i contesti principali in cui si sono sviluppate le investigazioni e i controlli della Guardia di Finanza catanese.

Altre aree di intervento di rilievo sono state il contrasto all’immigrazione clandestina e le attività di soccorso in montagna. Lotta all’evasione fiscale Nel corso del 2013, grazie a un sempre più efficace utilizzo degli strumenti investigativi a disposizione del Corpo e a quell’approccio trasversale volto a colpire in maniera completa i fenomeni evasivi, attraverso l’esecuzione di 1100 controlli fiscali, sono stati: – denunciati 163 responsabili per reati fiscali (violazioni al d.lgs. n. 74/2000), principalmente per omessa dichiarazione, dichiarazione fraudolenta e per emissione di fatture per operazioni inesistenti; – rilevati circa 300 milioni di euro di ricavi non dichiarati e di costi non deducibili; – scoperti 155 evasori totali, che hanno occultato al fisco oltre 200 milioni di euro; – constatati circa 45 milioni di I.V.A. evasa; – accertati oltre 750 mila euro di accise evase e 950 tonnellate di oli minerali agevolati consumati in frode; – eseguiti sequestri preventivi di beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 18 milioni di euro.

Sempre sul fronte del contrasto all’evasione fiscale, i reparti della provincia catanese hanno, inoltre: – condotto 5.800 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, che hanno consentito di rilevare irregolarità nel 54% dei casi; – individuato 301 lavoratori in nero o irregolari, provvedendo a sanzionare 115 datori di lavoro. In questo ambito, di particolare rilievo è stato il servizio inerente a una frode fiscale da oltre 100 milioni di euro relativa a fittizie esportazioni di bevande via Malta, conclusa con l’arresto di 5 responsabili. Tutela della spesa pubblica La tutela della corretta spesa pubblica costituisce una delle priorità istituzionali assegnate alla Guardia di Finanza.

La necessità di vigilare sulla destinazione delle risorse statali e comunitarie, soprattutto in un contesto territoriale particolarmente delicato per la situazione socio-economica, ha indotto le Fiamme gialle etnee a profondere un grande sforzo operativo nello specifico comparto. Nell’anno appena trascorso, i finanzieri hanno: – eseguito oltre 280 interventi, tra indagini di polizia giudiziaria e controlli di natura amministrativa; – segnalato alla Corte dei Conti danni erariali per oltre 183 milioni di euro; – scoperto, nell’ambito dei controlli relativi alla corretta percezione di finanziamenti comunitari e nazionali, indebite percezioni per 73 milioni di euro, nonché accertato 10 milioni di euro di contributi illecitamente richiesti, ma non ancora erogati; – riscontrato, su 184 controlli in materia di prestazioni sociali agevolate e ticket sanitario, 82 soggetti non aventi diritto a tali benefici economici, con una percentuale di irregolarità del 44,7%.

Inoltre, sono stati denunciati 115 soggetti per reati contro la pubblica amministrazione, di cui 15 tratti in arresto, per episodi di corruzione e concussione, peculato, abuso d’ufficio e violazioni alla normativa sugli appalti. Tra i principali servizi conclusi, si rammenta l’operazione “Pandora”, condotta dal Nucleo Polizia Tributaria di Catania, relativa all’indebita percezione di contributi pubblici per i corsi di formazione e che ha portato all’arresto di 10 soggetti e all’accertamento di 67 milioni di euro di finanziamenti illecitamente richiesti e/o percepiti. Contrasto alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti e agli illeciti finanziari e societari Nell’ambito della provincia di Catania, notoriamente interessata dalla presenza della criminalità organizzata, l’impegno della Guardia di Finanza è stato fortemente incentrato al contrasto delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico etneo e all’aggressione dei patrimoni illeciti accumulati dalle organizzazioni criminali.

Ed è con questo obiettivo che, nel corso del 2013, sono stati svolti: 152 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti appartenenti a sodalizi criminali di stampo mafioso; – denunciati per associazione mafiosa 67 soggetti, di cui 33 tratti in arresto; – sottoposti a sequestro beni per un valore di oltre 414 milioni di euro. Al riguardo, tra gli altri servizi di rilievo condotti nel 2013, si ricordano il sequestro di beni nei confronti della famiglia Scuto e gli arresti nei confronti del “gruppo della stazione” nell’ambito dell’operazione “Reset”. Strettamente connesso alla lotta alla criminalità organizzata è il contrasto ai traffici illeciti che ha visto la Guardia di Finanza di Catania: – pervenire al sequestro di oltre 3 tonnellate di stupefacenti, di cui 2.850 kg di hashish e marijuana e 422 di cocaina, traendo in arresto 61 responsabili; – denunciare 27 soggetti e sottoporre a sequestro 118 kg di sigarette di contrabbando.

Nel più ampio contesto di repressione dei fenomeni del riciclaggio e dell’investimento nei circuiti dell’economia legale dei proventi illeciti nonché dei reati societari e fallimentari, i finanzieri hanno, altresì: – approfondito 143 segnalazioni per operazioni sospette; – denunciato 41 soggetti per il reato di riciclaggio e 8 per usura, di cui 4 tratti in arresto; – denunciato all’A.G. 55 responsabili per illeciti societari e fallimentari; – monitorato movimentazione transfrontaliera di valuta per oltre 3 milioni di euro, di cui circa un milione oggetto di verbalizzazione. Lotta alla contraffazione, tutela della sicurezza dei mercati e contrasto all’abusivismo commerciale In questo comparto operativo l’impegno delle Fiamme gialle etnee è stato rivolto soprattutto a colpire le filiere di approvvigionamento e commercializzazione del mercato del falso, non facendo mancare il proprio apporto anche nelle diverse attività tese a contrastare i fenomeni locali più evidenti quali la presenza dei venditori ambulanti, in particolare in diverse aree della città, e dei posteggiatori abusivi.

Sono stati 50 i responsabili denunciati per le violazioni connesse alla tutela del diritto d’autore, del “made in Italy” e, più in generale, dei diritti di proprietà intellettuale e industriale. Le attività investigative hanno consentito di sequestrare oltre 3,5 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi per la salute pubblica. Tra questi è doveroso ricordare oltre un milione di giocattoli privi dei requisiti di sicurezza e di scarsa qualità produttiva che sarebbero stati destinati nelle mani dei bambini. Particolare menzione merita, in questo contesto, il rilevante sequestro di oltre 20 mila capi e accessori di abbigliamento eseguito, nell’imminenza delle ultime festività natalizie, nei confronti di un imprenditore cinese che aveva allestito un vero e proprio “showroom” del falso destinato ad alimentare gli ambulati catanesi e della provincia. Ancora, particolare attenzione è stata rivolta al mondo della raccolta delle scommesse e la tutela dei giochi, che ha visto i reparti del Comando Provinciale di Catania eseguire 95 interventi, che hanno permesso di sequestrare 66 apparecchi da divertimento irregolari e denunciare 8 soggetti. Inoltre, sono state accertate 24 violazioni relative all’abusiva raccolta di scommesse tramite allibratori esteri, con il conseguente sequestro di 24 p.c. e 7 hard disk.

Altri settori di intervento Di particolare rilievo nel corso del 2013, è stata l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina che ha visto la Guardia di Finanza in prima linea grazie alle sinergie della componente terrestre del Comando Provinciale di Catania e quella aeronavale del Comando Regionale Sicilia e del Gruppo Aeronavale di Messina. In questo contesto, deve sottolinearsi il primo sequestro in acque internazionali della cd. “nave madre” e l’arresto di 15 trafficanti di essere umani, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla locale D.D.A. e sviluppata in stretta sinergia con la Polizia di Stato e le unità dell’Agenzia europea FRONTEX. Infine, le attività condotte dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi hanno permesso, nell’anno trascorso, di salvare 36 persone in 28 interventi eseguiti sul vulcano Etna.

Linee programmatiche per il 2014 I risultati ottenuti nel corso del 2013 costituiscono una base di partenza per lo sviluppo delle attività operative di questo 2014. Infatti, l’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza è quello di proseguire l’azione a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale. Attesa la natura prioritariamente investigativa che contraddistingue l’azione del Corpo, le proiezioni operative della Guardia di Finanza catanese avranno lo scopo di puntare a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari, adottando le tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia. L’obiettivo per il 2014 è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell’azione del Corpo, nell’ottica di assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, soprattutto proseguiranno con la sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati.


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