PALERMO – Il ciclone Sgarbi si abbatte sul governo Musumeci, prefigurando il secondo avvicendamento durante gli appena quattro mesi di vita dell’attuale esecutivo regionale.
Secondo quanto dichiarato ieri dallo stesso Sgarbi, assessore ai beni culturali che ha annunciato le dimissioni dopo lo scontro con il presidente della Regione e l’elezione alla Camera con Forza Italia, il nuovo inquilino di Via delle Croci – concordato in area Forza Italia con il commissario del partito nell’Isola Gianfranco Miccichè – sarebbe l’archeologo Sebastiano Tusa. Classe 1952, palermitano, è attualmente titolare della Sovrintendenza del Mare presso la Regione Sicilia e professore universitario con una cattedra di Paletnologia all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Fra le attività recenti del “prescelto” da Sgarbi c’è quella del monitoraggio di un relitto americano, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rinvenuto nelle acque del Canale di Sicilia. Nel suo curriculum, Tusa può vantare una borsa di studio presso l’Ucla (University of California Los Angeles), numerosi incarichi come ricercatore e docente presso gli atenei della Sicilia, collaborazioni con il Ministero dei beni culturali e ambientali. A lui si deve la direzione degli scavi a Pantelleria nel 2003, con il conseguente ritrovamento di reperti relativi all’età imperiale e i lavori di ricerca presso la città Fenicia di Mozia, avvenuti nel 2005. È stato anche parte dell’ufficio Unesco di Venezia dove (nel biennio 2009-2010) si è occupato della realizzazione dei siti archeologici in Albania.
All’attività archeologica, ha inoltre associato l’impegno politico: nel 2012 tenta l’entrata al Consiglio Comunale di Palermo (senza tuttavia riuscirci), correndo nella lista di “Futuro e Libertà”, a sostegno della candidatura a sindaco di Alessandro Aricò, oggi capogruppo di #DiventeràBellissima all’Ars e fedelissimo dello stesso Musumeci.