Ritirare o modificare il bando che attiva stage in Sicilia. E’ la richiesta ribadita all’assessore regionale al Lavoro, Andrea Piraino, dai sindacalisti e dagli esponenti di alcune associazioni imprenditoriali poco prima della riunione convocata, per oggi pomeriggio in assessorato, proprio per discutere del bando dopo le polemiche sul rischio che venga creato nuovo precariato. Per il segretario generale della Uil, Claudio Barone, “questo provvedimento è un pasticcio”, mentre Filippo Parrino della Lega delle Cooperative sostiene che “le imprese hanno bisogno di altro, non di misure che non producono posti di lavoro reali”.
Perplessità sono state espresse anche da Salvatore Petrilli della segreteria regionale dell’Ugl e da Maurizio Merlino della Cna Sicilia. “Con questo provvedimento – sottolinea Maurizio Pucceri di Casartigiani – è stato fatto un fritto misto tra misure di sostegno al reddito e interventi per l’occupazione”.
“Con i fondi a disposizione possiamo attivare circa 300 stage, il dato riportato di 8.400 posti non è reale”. Lo ha precisato il dirigente del dipartimento famiglia dell’assessorato regionale al Lavoro, Letizia Diliberti, poco prima della riunione convocata dall’assessore Andrea Piraino per ascoltare sindacati e associazioni imprenditoriali che hanno espresso forti dubbi sul provvedimento, ritenendo che possa determinare nuovo precariato.