PALERMO – Un incontro fissato per giovedì prossimo sarà decisivo. Al tavolo siederanno il presidente della Regione Crocetta, il commissario di Sicilia e-Servizi Ingroia, gli assessori competenti e i responsabile della Sisev. Ovvero i privati che fino a un mese fa detenevano il 49% della società partecipata.
L’obiettivo dell’incontro quello di scongiurare disagi seri e di portata enorme. A rischio, infatti, come denunciato dallo stesso Ingroia sabato scorso, sono i servizi di gestione del 118 e del Cup, il centro unico per le prenotazioni.
“Di fronte all’ennesimo ricatto del ‘prendere o lasciare’, – ha detto Ingroia – ho immediatamente richiesto a Sisev il passaggio definitivo delle consegne (chiavi d’accesso, password e tutto quanto serve per la garantire la gestione del servizio) per poterci occupare del servizio direttamente noi, avvalendoci dei più qualificati neoassunti di qualche giorno fa. Tuttavia ho ricevuto un rifiuto sprezzante”.
E come detto, in quella occasione, Ingroia aveva investito della questione anche il Prefetto. “C’era il serio timore – spiega oggi – che quelle attività potessero subire un vero e proprio blocco. Per questo motivo – continua Ingroia – ho voluto investire della questione sia il Prefetto che la Procura della Repubblica. A mio parere si sarebbe trattato di una ‘interruzione di pubblico servizio’”.
E la riunione in prefettura sarebbe stata anche molto “accesa”. Ma l’interruzione dei servizi è stata alla fine scongiurata, anche se solo per il momento. Nonostante i 76 lavoratori ex Sisev siano passati, infatti, e non senza polemiche, nella “nuova” Sicilia e-Servizi (adesso interamente pubblica), i privati, stando alle spiegazioni del commissario Ingroia, deterrebbero ancora, appunto, password e chiavi d’accesso ai software. Un mancato “passaggio di consegne” ai 76 dipendenti della società, che, di fatto, lascia nelle mani dei privati la gestione di servizi importanti. Le società di Sisev (Engineering e Accenture), però, dal canto loro, pretendono il “saldo” di alcuni servizi che sarebbe stati effettuati a favore della Regione, ma mai pagati dall’amministrazione pubblica.
Tutte questioni che verrano discusse giovedì, quando Regione e privati cercheranno di giungere a un’intesa. Fino ad allora, le chiavi di alcuni servizi importanti come il 118 e il Cup restano nella mani dei privati che pretendono il pagamento dei crediti vantati. Tra tre giorni, sarà accordo. O rottura.