Sicilia, 5 milioni dalla Regione per illuminare castelli e fortezze - Live Sicilia

Sicilia, 5 milioni dalla Regione per illuminare castelli e fortezze

A breve sarà pubblicato un avviso pubblico rivolto agli enti locali

Cinque milioni di euro per illuminare castelli, fortezze, manieri e torri in Sicilia con l’obiettivo di valorizzarli. L’iniziativa del governo è stata presentata in video-conferenza stampa dal governatore Nello Musumeci e dall’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà. A breve sarà pubblicato un avviso pubblico rivolto agli enti locali, proprietari di questi beni, che potranno presentare una sola istanza: la gara sarà a sportello, il finanziamento massimo è di 90 mila euro, la Regione coprirà fino al 90% della spesa.

Censiti trecento beni

Il governo ha censito 300 beni, “un centinaia ancora integri, ben tenuti – ha detto Musumeci – alcuni dei 100 castelli sono accessibili, altri non lo sono perché non si è definita la gestione; il 90% è di proprietà pubblica, cioè dei comuni essenzialmente – altri della Regione – il rimanente 10% appartiene ai privati”. “Riteniamo che questo patrimonio straordinario che risale all’età normanna, angioina fino al regno degli Aragonesi, ma anche sotto la dominazione spagnola, vanno tutelati e valorizzati – ha detto il governatore – Manca ancora una legge sui castelli e sulle fortezze, ne abbiamo affidato l’elaborazione a un gruppo di lavoro dell’assessorato ai Beni culturali ma intanto con l’assessore Samonà abbiamo concordato di valorizzare quelli già esistenti anche se non accessibili: un castello se illuminato bene diventa un motivo di attrazione, l’obiettivo finale e di renderli tutti accessibili come musei, auditorium o luoghi di aggregazione. Pensiamo sia utile consentire ai proprietari di poterli illuminare all’esterno con una illuminazione artistica non da stadio”. Musumeci ha portato l’esempio di castello Utveggio, a Palermo, “illuminato solo lo scorso anno a seguito di un intervento radicale di restauro ed efficientamento energetico che è ancora in corso: sarà destinato a scuola di alta formazione gestito direttamente dalla Regione”.

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