26 Marzo 2023, 05:02
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PALERMO – Quanto hanno speso e, soprattutto, chi ha finanziato la campagna elettorale dei candidati alle politiche 2022 in Sicilia? Da Giorgia Meloni(la documentazione sarà pubblicata in mattinata) a Marta Fascina, da Nello Musumeci a Manlio Messina, passando per gli eletti del Movimento 5 stelle e i deluchiani.
Quasi tutti i candidati e soprattutto gli eletti, hanno presentato la documentazione prevista dalla legge. LiveSicilia ha effettuato un accesso agli atti per effettuare, come dopo ogni campagna elettorale per le Politiche, un’operazione trasparenza. Le cifre, in moltissimi casi, non sono eclatanti, segno di una campagna elettorale e di una normativa che, dopo il collocamento in lista, fa apparire come conclusa, la partita. Addio, quindi, a costosi convegni, cene e volantini, ci sono stati, infatti, eletti di peso a costo zero, come Giuseppe Conte e Marta Fascina, la moglie di Berlusconi, che non ha speso un centesimo. Ecco le cifre di tutti gli eletti, dei big, gli eventuali finanziatori dichiarati e l’elenco con 100nomi dei non eletti.
Pochi spiccioli, il costo della campagna elettorale di Nello Musumeci, che ha contribuito, con 304,80 euro, alla corsa per il Senato; 600 euro sono stati finanziati da Alessia Trombino e 650 da Rosario Cutugno, per un totale di circa 1.500 euro.
Poco più di 8mila euro il conto della campagna elettorale dell’ex sindaco di Catania Salvo Pogliese. Tra i finanziatori il manager dell’Amts e amico Giacomo Bellavia (1.000 euro), l’imprenditore Roberto Mazzullo (1.200 euro), la casa di cura Carmide Srl 950 euro e un bonifico di 5mila euro disposto dall’ingegnere Francesco Paternò, presidente della Acque Carcaci del Fasano spa, società che gestisce una delle principali reti di distribuzione idrica alle falde dell’Etna.
Roul Russo, senatore, ha investito 6mila euro nella campagna elettorale e annotato un bonifico di 3mila euro da Maria Eleonora Hospital di Palermo e 500 euro da Antonino Scimeca. Manlio Messina, deputato, ha dichiarato zero spese e zero finanziatori. Quattromila euro sono i costi sostenuti da Carolina Varchi, poco di più da Francesco Ciancitto: 4.894 euro.
Decisamente superiore, da record, l’ammontare di finanziamenti ricevuti da Giovanni Luca Cannata di Fdi, si tratta di 40.250 euro: Costanzo Zammataro Giuseppe (2mila euro); Andrea Giudice (2.500 euro); Francesco Giudice (2.500 euro); Giovanni Rametta (1.250 euro); Alberto Giudice (2.500 euro); Gesualdo Giudice (2.500 euro); Ada Coffa (2mila euro); Raggio Verde Srl (5mila euro); Deborah Rossitto (1.500 euro); Iblarche Srl (milla euro); Dusty Srl, colosso dei rifiuti (4mila euro); Immobiliare 2004 Srl (5mila euro); Arivollion Wess Healtcare Srl (mille euro); Agricola Palmeri Srl (7.500 euro). Maurizio Leo (Camera proporzionale), viceministro dell’Economia FdI, ha speso 24.375 euro.
Nino Germanà, senatore della Lega, ha annotato un finanziamento di 10mila euro dalla Emim Srl di Roma, che si occupa della compravendita di beni immobili.
Valeria Sudano, deputata, ha speso circa 8mila euro: 500 li ha spesi in prima persona, 2.450 euro dall’imprenditore Roberto Mazzullo, 5mila da Vincenzo Giovanni Gibiino.
Ci ha creduto Stefania Prestigiacomo, scendendo in campo anima e corpo, e spendendo più di trentamila euro, un record in un partito in cui i seggi erano stati, praticamente, assegnati a tavolino, vedi il caso di Marta Fascina, della quale LiveSicilia pubblica il documento ufficiale. La Prestigiacomo è stata sostenuta dal colosso industriale di famiglia, la Coemi Srl e da alcuni amici di sempre, ma non è stata eletta. Sempre tra gli azzurri, Giorgio Mulè ha ricevuto 10mila euro dalla Francesco Falace Consulting. Tommaso Calderone ha speso 19mila euro. Michela Vittoria Brambilla, secondo quanto risulta a LiveSicilia, non ha ancora presentato la documentazione, stesso discorso per Gianfranco Miccichè, eletto, che poi ha rinunciato optando per il seggio all’Ars. Matilde Siracusano, Camera, ha speso 14.968,97 euro.
Francesco gallo, deputato candidato con De luca, ha speso 1.000 euro
Davide aiello del M5s, 1.196 euro; l’ex sottosegretaria Barbara Floridia, M5S, ha speso 1.676 euro. Luciano Cantone (Camera) 9.296 euro; Daniela Morfino, 145,60 euro; Valentina d’Orso, 704 euro; Concetta Damante (Senato), 500 euro; Dolores Bevilacqua, eletta al Senato con una spesa di 188 euro.
Saverio Romano, Noi Moderati, ha dichiarato di aver ricevuto circa 18mila euro di finanziamenti: 1.500 euro da Elisabetta Agnello; 10mila euro dall’onorevole Giuseppe Galati; duemila euro da Michele Zafonti e 5mila euro dalla Cospin Srl, colosso delle costruzioni e degli appalti pubblici con sede a Catania. Calogero Pisano, eletto alla Camera con Noi Moderati ha speso 10.900 euro, fondi propri. Giuseppe Castiglione, candidato ed eletto con Azione – Italia Viva, ha speso 33.500 euro, tra i finanziatori la Ruspal Srl (10mila euro), che si occupa di trivellazioni e scavi per fibra ottica; Unilink Italia (7mila euro); Two Impianti Srl (5mila euro) e un lungo elenco di privati. Davide Faraone, Azione – Italia Viva, ha ricevuto 3mila euro di contributi e speso 1.430 euro.
Nel Partito Democratico, Anthony Barbagallo, eletto alla Camera, ha speso 5.940 euro. Annamaria Furlan, segretaria della Cisl eletta col Pd, ha raccolto 27mila euro da 145 microfinanziatori e speso 12mila euro. Maria Stefania Marino, eletta col Pd alla Camera nel proporzionale, ha speso 3mila euro.
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