Sicurezza, i dati della Questura |Aumentano i borseggi - Live Sicilia

Sicurezza, i dati della Questura |Aumentano i borseggi

I dati sulla sicurezza relativi ai primi 10 mesi del 2014. II funzionario della Questura: "Fondamentale è la denuncia".

 

CATANIA – Diminuiscono i furti d’auto, aumentano i borseggi. Anche rapine e scippi in diminuzione. La denuncia rimane lo strumento decisivo per il contrasto e la prevenzione. La recrudescenza degli episodi di criminalità diffusa ha portato ad una maggiore presenza “sia di personale in divisa sia in borghese” in centro storico. Sul fenomeno delle cosiddette baby gang il Capo di Gabinetto della Questura spiega che “in molti casi di bullismo, noi abbiamo a che fare con minori di anni 14, quindi nemmeno imputabili”.

I numeri. Lo studio del Sole24ore si basava sui dati del Viminale per l’anno 2013. La Questura di Catania ha messo a disposizione le proiezioni fino ad ottobre del 2014. Si tratta dei reati che hanno un maggiore impatto sulla percezione della sicurezza dei cittadini. Su Catania e provincia alcuni reati sono in aumento, mentre per altri si registra una diminuzione. Il totale dei furti è diminuito da 30.700 nel 2013 a 28.230 nel 2014, andando a verificare nel dettaglio, i furti d’auto sono diminuiti: da 8117 nel 2013 sono passati a 6.117 nel 2014, prendendo in considerazione il periodo gennaio-ottobre. In aumento invece i furti in auto in sosta, fenomeno che comprende sia gli oggetti lasciati all’interno, sia le famigerate “centraline”. Aumentano i borseggi da 1.050 nel 2013 a 1242 nel 2014. In aumento anche i furti negli uffici pubblici. Gli scippi in città sono in diminuzione e aumentano le denunce e gli arresti riferiti a quest’ultimi reati. In generale si registra un aumento di circa il 15% degli arresti.

Se da un lato la crisi economica alimenta reati come i piccoli furti, dall’altro, per i reati che di solito richiedono una pregressa “esperienza” si registrano trend negativi: le rapine passano da 1.470 nel 2013 a 1158 nel 2014, sempre in riferimento al periodo gennaio-ottobre. Diminuiscono le rapine in banca che passano da 52 a 29 e negli uffici postali: “E’ importante sottolineare – dichiara il Capo di Gabinetto, Giovanni Marziano a LiveSiciliaCatania – che i dati che rileviamo si basano sulle denunce che fanno i cittadini, ed è questo che, più di ogni altra cosa, aiuta a rafforzare il senso di sicurezza”. La denuncia rimane uno strumento fondamentale non solo ai fini della repressione dei fenomeni criminali, ma anche alla prevenzione. “ Bisogna sensibilizzare i cittadini facendo capire che la denuncia ci consente in primo luogo di conoscere il fenomeno, poi – aggiunge Marziano – di conoscere i numeri, e quindi l’entità di certi fenomeni, e infine di conoscere dove avvengono i reati, tutte informazioni che vengono utilizzate dalle Forze dell’ordine per indirizzare anche il lavoro di prevenzione”.

Sicurezza in centro storico. La recrudescenza degli episodi di criminalità diffusa ha portato ad una maggiore presenza “sia di personale in divisa – continua il funzionario – sia in borghese”. La sicurezza nel centro storico è una questione che coinvolge diversi aspetti: lo spaccio di stupefacenti, la vendita di alcoolici ai minorenni, il bullismo. Il funzionario conferma che proprio alla luce di questi fatti la task force per il centro storico è stata rafforzata: “Sono presenti le unità cinofile, le volanti, anche le pattuglie a cavallo hanno una funzione deterrente”. Lo spaccio di stupefacenti si era concentrato nel “triangolo tra via Perrotta, via S.Orsola e piazza Teatro Massimo, lì abbiamo concentrato – spiega Marziano – l’azione che ha portato a diversi arresti”. Anche il controllo dei locali deve essere inquadrato in quest’ottica: “Cooperiamo con l’ASP che ci aiuta a verificare se viene rispettato il divieto di vendita di alcoolici ai minori”.

Sulla presenza delle baby gang, gruppi di ragazzini che si rendono protagonisti di episodi di bullismo, violenza e rapine, il Capo di Cabinetto spiega che si cerca di contrastare il fenomeno con più presenza di personale, anche in borghese: “Abbiamo già individuato alcuni gruppi di questi ragazzini, in modo che domani possiamo sapere chi sono. L’altra settimana abbiamo arrestato i quattro ragazzi che facevano rapine alla Villa Bellini”. La polizia svolge il servizio antibullismo dal 2009, ma per la risoluzione del problema non ci si può affidare esclusivamente forze dell’ordine. “Se vogliamo allargare il concetto, – chiarisce Marziano – bisogna considerare anche che il problema coinvolge altri attori sociali, la famiglia ad esempio, in molti casi di bullismo, noi abbiamo a che fare con minori di anni 14 quindi nemmeno imputabili”.

Sui parcheggiatori abusivi, il funzionario ribadisce che stanno aumentando le azioni finalizzate a contrastare il fenomeno, anche con l’aiuto dei Vigili Urbani che stanno presidiando efficacemente alcune zone “calde” della città: “I cittadini devono denunciare – afferma Marziano – se il cittadino si oppone la polizia interviene”.

Immigrazione. Il binomio criminalità-stranieri sta tornando alla ribalta, anche in questo caso non si possono azzardare analisi che vadano oltre i fenomeni reali e non solamente percepiti. “Dal punto di vista numerico – afferma il Capo di Gabinetto – l’impatto dell’immigrazione è riscontrabile in due fenomeni principali, la prostituzione e l’abusivismo commerciale. La prostituzione coinvolge soprattutto ragazze provenienti dall’est europeo, e che pone problemi di natura diversa visto che molte di loro vengono da Paesi dell’Unione Europea”. I servizi settimanali antiprostituzione richiedono un ulteriore impiego di risorse, infatti, come conferma il funzionario: “Dopo aver fatto l’operazione, quindi dopo aver impiegato 20 o 30 uomini per togliere le prostitute dalla strada e portarle in ufficio, ci sono altri 3 giorni per seguire le pratiche, le udienze, magari per le eventuali espulsioni o per convalide, o per decreti di allontanamento, che rimangono comunque di difficile gestione visto che si tratta di cittadine europee”. “Per il resto – prosegue il Marziano – ritroviamo persone provenienti in larga parte dall’Africa nell’abusivismo commerciale, anche se ultimamente c’è un aumento del loro coinvolgimento nello spaccio di stupefacenti, specialmente nel centro storico”.

 


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