Il progetto di una società consortile che raggruppi tutte le partecipate del comune di Palermo è un vecchio pallino del sindacato Asia, che adesso ha anche una conferma in più per proporlo. L’agenzia delle entrate, infatti, ha confermato che in quel caso verrebbe meno l’iva che ha un’incidenza notevole sui costi di gestione iniziali di un nuovo soggetto giuridico. “La Direzione Centrale Normativa, Ufficio Iva dell’Agenzia delle Entrate Nazionale, a firma del Direttore Centrale, nel settembre del 2011 – dice il sindacato – conseguentemente ad un interpello della Regione Siciliana del maggio 2011 relativo all’esenzione Iva (oggi 21%, domani forse 23,5%) per le Società Consortili per Azioni e, nello specifico della S.E.U.S. (ex 118), esprimeva parere positivo specificando che “sussistono i presupposti per l’applicazione del regime di esenzione di cui all’art. 10, secondo comma. Siamo sempre più convinti che il piano proposto da Asiapossa essere risolutivo e strutturale per tutte le Società e per evitare il dissesto del Comune stesso. Rimane il nodo dell’approvazione del Bilancio del Comune, argomento che dovrebbe essere trattato domani in Consiglio Comunale”.
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