SIRACUSA – Un’altra chance sprecata dal Siracusa per ottenere la vittoria. Il pareggio maturato nei 90 minuti del “De Simone” con la Fidelis Andria sta stretto agli aretusei e lascia l’amaro in bocca soprattutto per quell’autentico regalo che i leoni hanno fatto ai pugliesi, concedendo in modo rocambolesco il goal dell’1-1. Al termine del match il tecnico azzurro Andrea Sottil ha parlato della sfida ai giornalisti manifestando tutta la sua amarezza per il mancato successo dei suoi: “Oggi ho visto gioco e occasioni da gol – ha esordito il mister –, la cosa che non ha funzionato è che bisogna mettere dentro le palle gol che creiamo. Dobbiamo crescere nella convinzione dei nostri mezzi e nell’incisività lì davanti. E di questo la colpa è nostra. Dispiace anche prendere gol così, nel primo tempo non abbiamo subìto niente e siamo stati padroni del campo. È una partita che andava chiusa già nella prima frazione, così come a Fondi, purtroppo invece non riusciamo mai a farlo”.
“La gara era stata preparata molto bene, ma sappiamo perfettamente che bisognava vincere – ha continuato Sottil –. Tutti, dai ragazzi al sottoscritto, siamo dispiaciuti ed arrabbiati. I fischi? Sono fischi di rabbia, dispiace, però sono comprensibili. Oggi ho visto uno stadio che ha spinto, fa parte del nostro lavoro accettare queste critiche. Quello che posso dire è che io, i ragazzi e tutto l’entourage giorno dopo giorno diamo tutto per uscire da questa situazione, poi capita di sbagliare. Di sicuro però la squadra è viva”.
Amareggiato, ma anche fiducioso nella reazione degli azzurri anche il presidente Gaetano Cutrufo, il quale ha voluto rilasciare una dichiarazione al termine della partita: “Voglio scusarmi con i tifosi del Siracusa dei quali comprendo i fischi e la frustrazione – ha detto – perché hanno lasciato lo stadio con sentimenti che io stesso ho condiviso con loro. Sono molto dispiaciuto per il risultato che non è arrivato secondo quelle che erano le nostre aspettative, meno per la prestazione che è stata più convincente che in altre circostanze”.
“Però ci sono ancora situazioni da migliorare, per questo tutti devono, da oggi, sentirsi in discussione – ha continuato il patron dei leoni –. Mancano due mesi al mercato di riparazione, in cui dovremo necessariamente intervenire. Non lo faccio adesso perché rischieremmo di fare errori inutili che non possiamo permetterci, ma voglio che tutti i tesserati, in ogni ruolo, sappiano che hanno tempo fino a dicembre per dimostrare di meritarsi un ruolo nel Siracusa Calcio”.