PALERMO – La gestione delle notifiche di multe e atti prodotti da Sispi presto potrebbe essere svolta da dipendenti comunali, evitando l’affidamento a ditte esterne, come il consorzio Olimpo. Questa la novità più rilevante rispetto alla nuova convenzione fra Comune e l’azienda partecipata che gestisce il suo sistema informatico e telematico. Ma la stipula di questo nuovo contratto di servizio, la cui delibera da ieri è all’ordine del giorno in Consiglio comunale, potrebbe dare più di un grattacapo all’Amministrazione Orlando. Più che una delibera, infatti, si tratta di una vera propria sanatoria che va a rimediare ad una situazione tutto fuorché regolare. La convenzione, per un ammontare di circa 11 milioni di euro, è infatti scaduta ben quattro anni fa, dal 2014 si è andato avanti di proroga in proroga e grazie a delibere di giunta comunale, organo che che da regolamento però non era affatto preposto a questo tipo di funzione, competenza invece solo ed esclusivamente del Consiglio comunale.
Per discutere dei dettagli oggi sono stati ascoltati in aula, alla presenza anche dell’assessore alla Vivibilità Sergio Marino, i dirigenti Sergio Maneri e Maria Mandalà. Proprio quest’ultima ha apertamente ammesso che la giunta non aveva la competenza per prorogare la vecchia convenzione. La spiegazione ufficiale dei dirigenti per giustificare questa anomalia è da rintracciare nel “senso di responsabilità e la volontà di dare continuità e non interrompere i servizi in capo a Sispi”. Irregolarità segnalata anche nella relazione del Mef che lo scorso novembre ha scosso dalle fondamenta l’Amministrazione comunale. In cerca di spiegazioni chiare i consiglieri d’opposizione: “Perchè nel 2014 tanta fretta di prorogare la convenzione anche a costo di non rispettare le regole e bypassando completamente il Consiglio? – si chiede Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – Si tratta di un fatto davvero anomalo che assessore e uffici hanno il dovere di spiegare con precisione”.
L’assenza di un regolare contratto di servizio fra Sispi e Comune, inoltre, ha portato il collegio dei revisori dei conti a respingere il piano industriale per il triennio 2018-2020 presentato dall’azienda: “Tale stato di cose – si legge sul documento che riporta il parere del collegio – incide in maniera determinante e negativa sull’attendibilità del Piano”. Per sanare la precaria situazione di Sispi quindi è stata presentata una delibera che le opposizioni, però, sono già pronte a modificare: “Chiederemo prima di tutto – continua Tantillo – l’internalizzazione del servizio di notifica, producendo così un risparmio considerevole”. Per l’azzurro Andrea Mineo “Ieri anche dopo gli approfondimenti degli uffici sono emerse della criticità nello schema di convenzione. Destano inoltre preoccupazione le perplessità mostrate dall’organo di revisione per quanto riguarda il piano industriale dell’azienda”. Sulla delibera in discussione interviene anche Sabrina Figuccia: “La votazione della delibera verrà rimandata e ritardata a causa delle imprecisioni del documento e delle modifiche necessarie. Evidenza sottolineata anche dallo stesso dirigente Maneri. Trovo questa situazione assurda – attacca la consigliera – Avremmo potuto modificarla prima nei vari passaggi in commissione invece di ritrovarci oggi, dopo ben quattro anni dalla scadenza, con in mano semplicemente una bozza”.