ROMA – La firma di Crocetta, che autorizzò la discarica Cisma di Melilli a ricevere rifiuti solidi urbani, finisce tra le carte della commissione parlamentare sugli Ecoreati. Per l’organo bicamerale d’inchiesta non è stata fatta ancora piena luce su quell’intreccio rifiuti-autorizzazioni regionali “generose” al centro dell’inchiesta catanese sul presunto smaltimento illegale di rifiuti e mafia che ha portato finora a 16 richieste di rinvio a giudizio: dubbi riguarderebbero anche i vertici politici della Regione. È tutto nella relazione conclusiva della Commissione, rendiconto sull’attività svolta dal settembre 2014 al giugno 2017 presentato questo pomeriggio a Montecitorio alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, e del presidente emerito della Camera Luciano Violante.
Tra le 35 missioni svolte dalla commissione sugli Ecoreati in tre anni, nel documento figura quella del maggio scorso tra Melilli e Siracusa con al centro proprio l’inchiesta su rifiuti e mafia che ha portato al sequestro della Cisma e all’arresto di 14 persone, tra cui i due proprietari Antonino e Carmelo Paratore, accusati di contiguità con le cosche catanesi. Tra le carte: i verbali delle audizioni del procuratore catanese Carmelo Zuccaro, e della sostituta Raffaella Vinciguerra. Oltre alle parti note sull’inchiesta, contengono un riferimento alle ordinanze (e ai lavori che ne scaturirono) che in pochi giorni, nel luglio 2016, predisposero la Cisma ad accogliere i rifiuti solidi urbani dei siciliani. “Le famose tettoie di mille metri quadrati sono completamente abusive – dice, secondo il verbale della Commissione, il sostituto procuratore di Catania, Vinciguerra -. Sicuramente avrete notato (durante il sopralluogo ndr) questo capping di cemento su cui stiamo approfondendo il nostro lavoro, che doveva essere destinato a ricevere i rifiuti solidi urbani. È stato autorizzato con una sorta di concessione edilizia, come se fossimo di fronte ad una veranda sul balcone, quando invece era assolutamente necessario procedere a una nuova, ulteriore Valutazione di impatto ambientale”.
A questo punto il vicepresidente della Commissione, Stefano Vignaroli, chiede: “Se ho capito bene, l’autorizzazione per questi capannoni per i rifiuti solidi urbani è stata data con ordinanza contingibile e urgente, quindi l’ha firmata anche Crocetta…”. E il magistrato risponde: “Solo Crocetta”. Alla richiesta del parlamentare se ci siano, quindi, stati abusi e se perciò la Procura stia svolgendo altre indagini, riguardo pure a parti dell’ordinanza che vedono incontri tra imprenditori e politici, è il procuratore Zuccaro a rispondere: “Per quanto riguarda gli aspetti che non emergono dai provvedimenti e dagli atti resi ostensibili, ci dovete consentire di avvalerci del segreto investigativo”. Si tornerà più avanti sul discorso dei rifiuti solidi urbani alla Cisma e sulle ordinanze regionali: “Sul discorso rifiuti solidi urbani stiamo lavorando e stiamo lavorando anche molto seriamente – puntualizza il pm Vinciguerra – perché questa specie di navicella spaziale (il capping ndr) che sta sopra una discarica è assolutamente impensabile. Considerate però che questo tipo di condotta non attiene a questo procedimento, quindi su questo sarò un po’più generica”. Riguardo alla pubblica amministrazione è interessante anche un altro passaggio dell’audizione. Il presidente della Commissione Alessandro Bratti chiede al procuratore Zuccaro: “Sul comune di Melilli ci interessava capire se abbiate indagini, se ci sia un interesse, se ce lo potete dire”. Zuccaro risponde: “Su questo vi chiederei di passare in seduta segreta, grazie”.