Un’operazione di polizia contro lo smaltimento illecito dei rifiuti è stata compiuta dalla questura di Caltanissetta a San Cataldo e a Castel di Tusa (Messina), dove ha sede una delle imprese sottoposte a controllo. I poliziotti hanno effettuato, su delega dell’autorità giudiziaria, alcuni provvedimenti di sequestro preventivo e perquisizioni domiciliari a carico dei titolari di ditte di smaltimento rifiuti pericolosi. Controllate imprese di costruzioni e movimento terra che utilizzavano aree dove abusivamente venivano smaltiti terre e rocce da scavo e sostanze pericolose di vario genere. La proprietaria di una delle aree sequestrate è familiare del boss Cataldo Terminio. La polizia ha denunciato quattro persone, sequestrato terreni, mezzi, attrezzature e documenti.
Sequestro preventivo e perquisizioni domiciliari a carico dei titolari di ditte di smaltimento rifiuti pericolosi a San Cataldo, nel Nisseno, e Castel di Tusa (Messina).
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