Un miraggio chiamato social card| Niente soldi per 5mila famiglie - Live Sicilia

Un miraggio chiamato social card| Niente soldi per 5mila famiglie

Foto d'archivio

Il decreto Poletti ha reso più accessibili gli aiuti. Ma ritarda la rielaborazione delle domande.

PALERMO – Continuano a rimanere a mani vuote e senza alcun tipo di informazione precisa le 5mila famiglie palermitane che dallo scorso settembre avevano fatto richiesta della Social card, l’aiuto economico per famiglie indigenti che va da 80 a 400 euro, i cui fondi sono stati stanziati dal ministero del Lavoro e dell’Economia. Famiglie che in una prima fase erano state escluse per mancanza dei criteri di accesso al programma di aiuti, poi, lo scorso maggio, avevano tirato un sospiro di sollievo dopo che il decreto del ministro Giuliano Poletti aveva modificato le condizioni d’accesso agli aiuti rendendole meno rigide.

Prima del decreto Poletti, infatti, il bonus veniva erogato in base a parametri economici precisi: tra i tanti, bisognava totalizzare un reddito Isee non superiore ai 3 mila euro e non avere assegni di disoccupazione. Tutto questo, nell’ormai vecchio regolamento, concorreva ad ottenere un punteggio: 45 era il numero che dava l’accesso agli aiuti economici. Un punteggio che si è dimostrato molto difficile da raggiungere, anche per chi vivere in condizioni di estrema indigenza: su 7mila richieste raccolte a Palermo da settembre 2016, solo 2mila erano state accettate. A maggio invece è arrivata la svolta: i punti da ottenere con i nuovi criteri sono scesi a 25. “Queste persone – scriveva a maggio il ministero in una nota – nel caso soddisfino i nuovi requisiti si vedranno riconosciuto il beneficio d’ufficio nel caso in cui abbiano presentato la domanda nelle ultime settimane, oppure saranno contattate direttamente dall’Inps che le informerà della possibilità di ripresentare la domanda”. 

Ma due mesi dal decreto Poletti i beneficiari non hanno ancora ricevuto alcun bonus. Migliaia di famiglie attendono una comunicazione da parte dell’Inps, ente responsabile, insieme al comune di Palermo e a Poste italiane, della distribuzione dei bonus economici. Insomma, la situazione è in stallo: e a denunciare questo immobilismo anche il consigliere della prima circoscrizione Antonio Nicolao, da mesi al fianco di molte famiglie prima escluse dal bonus economico che lo scorso gennaio avevano anche protestato davanti la prefettura di Palermo. 

Dall’Inps non arrivano notizie rassicuranti per i palermitani in attesa: “Non possiamo fornire delle tempistiche precise – dice Fabio Basilicò, dirigente d’area dell’ente di Palermo – la rielaborazione delle domande precedentemente respinte verrà fatta dalla centrale e verranno lavorate automaticamente. Non appena il sistema informatico avrà riesaminato le richieste verranno mandate le comunicazioni ai beneficiari”. 

“Mi auguro che questa situazione si sblocchi al più presto – sottolinea Nicolao – le modifiche apportate al programma di aiuti sono state un ottimo e necessario segnale per chi si trova in difficoltà. Ma alle parole devono seguire i fatti, spero che l’Inps lavori in fretta, queste famiglie hanno bisogno di aiuto”.


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