Società "esclusa" dagli appalti | Il Tar del Lazio la riammette - Live Sicilia

Società “esclusa” dagli appalti | Il Tar del Lazio la riammette

A un'azienda di Castronovo tolta la qualifica per un errore dell'Inps. Avanza ricorso e vince.

La sentenza
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PALERMO – Alla società era stato impedito di partecipare agli appalti pubblici. E così, ha deciso di proporre ricorso al Tar, che ha restituito all’azienda la “patente” per prendere parte alle gare. La vicenda riguarda la CA.Ve srl, società di Castronovo di Sicilia che aveva chiesto all’Organismo di Attestazione “Attesta spa” il rinnovo della propria attestazione “Soa”, necessaria per la partecipazione agli appalti pubblici.

Ma l’Organismo di attestazione respingeva la richiesta e comunicava il suo “no” all’Anac. Secondo “Attesta spa” la società castronovese non era in possesso dei requisiti contributivi per poter ottenere la qualifica. In particolare evidenziava di aver ricevuto, il 12 settembre 2016, un Durc (il documento unico di regolarità contributiva) irregolare da parte dell’Inps. Da lì, iniziava anche un procedimento un accertamento, per avere l’impresa Cava srl posto in essere una falsa dichiarazione in sede di qualificazione, dandone comunicazione anche all’Autorità Nazionale Anticorruzione.

L'avvocato Francesco Carità

Così, la società di Castronovo, assistita dagli avvocati Giuseppe Ribaudo e Francesco Carità, proponeva ricorso al Tar Lazio chiedendo l’annullamento dei provvedimenti adottati ed il riconoscimento della qualifica e della categoria richiesta. In particolare gli avvocati hanno sostenuto che il Durc negativo fosse dipeso da un errore nel sistema informatico dell’Inps e non già da una omissione contributiva dell’impresa, affermando peraltro che il mancato riscontro dei requisiti non può determinare automaticamente il rigetto della richiesta ma era necessario aprire un contraddittorio con la richiedente. Nel giudizio si sono poi costituiti l’Autorità Nazionale Anticorruzione e lo società Attesta spa. per chiedere il rigetto del ricorso con la conferma del mancato riconoscimento della qualifica Soa alla ricorrente.

E il Tar del Lazio, sede di Roma, con una sentenza ha accolto il ricorso condividendo tutte le censure avanzate dagli avvocati Ribaudo e Carità, annullando il provvedimento impugnato. Pertanto, per effetto della sentenza, la società castronovese potrà riottenere la propria attestazione SOA ai fini della qualificazione per la partecipazione agli appalti pubblici. Gli avvocati Ribaudo e Carità “si dichiarano soddisfatti del provvedimento del Tar Lazio, che ha accolto tutte le censure proposte con il ricorso. Adesso l’impresa, che ha subito un grave danno da questo provvedimento, potrà nuovamente partecipare agli incanti pubblici. Del resto era ingiusto che per degli errori informatici si precludeva la possibilità ad un impresa di svolgere la propria attività imprenditoriale”.

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