CATANIA – Lo striscione in Curva sud è una riedizione della seconda di campionato. Questa volta nei toni e nei modi più espliciti, che sia italiano o english, il concetto è lo stesso: “Catania voli vinciri”. Ma questo lo sappiamo. Il punto è capire quando tempo occorrerà per uscire fuori dalle sabbie mobili della Serie C.
La mini serie di due partite casalinghe consecutive in quattro giorni, si è intanto concluso con il bottino di 4 punti. Inutile stare a recriminare sul non aver portato a casa l’en plein di due vittorie: in questa primissima fare di campionato tutto quello che arriva in termini di punti, è tutto oro colato. Chiaro che occorre fare di più. Certo che non si può soffrire (e in alcun casi sprecare) come si è fatto contro Audace Cerignola e Monopoli ieri.
Ma in questa squadra ultimata sul tramonto del mese di agosto e distratta da qualche vicissitudine estiva, pretendere già una macchina rodata e pronta a mangiarsi gli avversari, ce ne vuole. Più semplicemente, vedere che il Catania – questo Catania – si sia accomodato già al secondo posto in graduatoria è quantomeno incoraggiante.
A mister Mimmo Toscano il merito di avere creato un gruppo. Di aver trovato un ruolo in campo ad ognuno. Di stare lavorando, assieme a Faggiano, affinchè i suoi uomini dimostrino di avere gioco ed anima. Ci vorrà ancora tempo: ma non molto tempo. L’impressione è che ci si stia calando nella parte, anche nel far fronte ad un ambiente esigente ma generoso.
La partita ieri l’ha decisa Gabriel Lunetta, il suo urlo liberatorio si è udito fino in tribuna stampa. Dopo un primo tempo bruttino, la ripresa è stata un’altalena di occasioni fallite e di salvataggi. Domenica alle 15 si va a Caserta, trasferta che rievoca il bel ricordo dello scorso anno e che, per questo motivo, va immediatamente cancellato. Sarà una sfida ostica e insidiosissima. Poco male. Del resto, questo Catania “voli vinciri”.