Sono undici (un record) e tra qualche ora si giocheranno la partita per la poltrona di sindaco di Palermo. Da Massimo Costa, giovane candidato del centrodestra, che punta tutto sul rinnovamento, sulla lotta agli sprechi e sulla trasparenza ad Alessandro Aricò esponente di Fli che, in caso di vittoria, vorrebbe restituire Palazzo delle Aquile ai cittadini, ma soprattutto liberarli dalle “zone blu”.
Di rinnovamento, lotta agli sprechi e trasparenza parla anche il vincitore delle primarie del Pd Fabrizio Ferrandelli, affiancato dal vecchio leone, Leoluca Orlando, in una classica sfida tra allievo e maestro. A loro si aggiungono la candidata del Pid Marianna Caronia (che, se fosse eletta sindaco, vorrebbe come prima cosa restituire il decoro alla città pianificando una pulizia straordinaria delle strade); il grillino Riccardo Nuti (Movimento Cinque Stelle) che ha fatto del taglio degli sprechi il suo cavallo di battaglia; Rossella Accardo del Movimento dei Forconi che propone l’istituzione di Oasi autosostenibili; l’imprenditore Tommaso Dragotto pronto ad investire sul turismo; Giuseppe Mauro, sostenuto dalla lista “Alleanza di centro”; l’ex sindacalista Gioacchino Basile e il giovane Marco Priulla, studente, sostenuto dal Partito comunista dei lavoratori.
Di ciascuno di loro vi proponiamo una scheda sintetica che indica i partiti che li sostengono e le priorità dei rispettivi programmi politici. Ecco che cosa farebbero nei loro primi 100 giorni di sindacatura gli 11 candidati in corsa.
