PALERMO – Anni di dolore e silenzio. Un incubo vissuto da due sorelle all’interno delle mura di casa in un centro della provincia di Palermo. Nella notte è scattato il blitz dei carabinieri. Le ragazze, che oggi hanno 13 e 20 anni, sono state stuprate da tre familiari, mentre una donna nulla ha fatto per fermare gli abusi. Erano bambine quando tutto è iniziato, oltre dieci anni fa.
I reati contestati sono violenza, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali. Quattro persone sono state arrestate. “Stretti congiunti” della vittima. Da qui il rigore con cui viene tenuto nascosto ogni dettaglio che possa portare all’identificazione delle vittime.
Il provvedimento cautelare è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura di Palermo. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Monreale. I fatti sarebbero iniziati nel 2011 e sono andati avanti fino a pochi mesi fa. I loro racconti sono raccapriccianti.
La donna arrestata è ritenuta responsabile in concorso con gli altri tre indagati poiché, pur essendo a conoscenza dei fatti, avrebbe tollerato ed agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei congiunti.
L’ipotesi di reato è la stessa contestata nella vicenda che ha avuto per sfortunata protagonista una ragazza di 19 anni, violentata da un gruppo di sette coetanei al Foro Italico. Ieri il Tribunale del Riesame ha respinto l’ennesima richiesta di scarcerazione avanzata da uno dei giovani arrestati.
