Due pesci enormi. Uno allo Sperone. Uno a Brancaccio (nella foto). Dalle sembianze sembrerebbero tonni o pescespada, abbandonati nei cassonetti. Li hanno trovati gli increduli operatori Rap che hanno descritto un fetore terribile.
Ed è sempre il solito discorso: la partecipata del Comune ha parecchie cose da sistemare. Ma l’inciviltà di certi palermitani resta un ostacolo insormontabile. Ed è l’origine di molta della munnizza sparpagliata ovunque. Come il pesce insegna.
Sintetizzando e parafrasando: quando potrà, Palermo, diventare una città pulita se il pesce (traducendo alla meglio, senza perdere l’antico idioma) fete dalla testa?