Al termine della sfida tra SPAL e Palermo, che si è conclusa con il risultato di 1-1, l’allenatore dei rosanero Eugenio Corini ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa: “Penso sia stata una prestazione importante, al cospetto di una squadra che ha valore. È stata una bella partita, fino alla fine entrambe hanno cercato di superarsi. Complimenti al campo che ha tenuto bene nonostante la pioggia. È una crescita costante questa, che io ho visto negli ultimi due mesi anche quando non abbiamo fatto risultato e mi riferisco a Cosenza e Venezia. Oggi portiamo a casa un pari che penso sia il risultato più corretto. Il gruppo ha valori importanti, non è stato facile questa mattina quando Ionut (Nedelcearu, ndr) ci ha avvisato della perdita del papà. Mi sono confrontato con lui e la società aveva dato piena possibilità ad andare a casa subito, lui invece voleva esserci. Abbiamo avvisato la squadra del lutto e la partita testimonia i valori messi in campo. Faccio i complimenti a lui che in un momento così ha giocato”.
“Sul gol preso posso dire che nel traffico della marcatura può capitare di fare questi errori, poi Meccariello è stato molto bravo – prosegue Corini nel commentare l’incontro -. Sicuramente si può lavorare meglio ma non era facile. Era una palla veloce di Esposito. Abbiamo fatto una bellissima partita, abbiamo giocato a calcio e come spesso vi dico ci sono i valori degli avversari. Mi è piaciuto la personalità e la reazione dopo il gol subito. Ci abbiamo provato fino alla fine così come la SPAL. Quando ci siamo abbassati e riconquistavamo il pallone avevamo sempre l’idea di fare gol”.
Un migliaio i tifosi al seguito della rosa del tecnico di Bagnolo di Mella: “Ringrazio sempre tutti i tifosi, sono una spinta straordinaria per noi. Siamo contenti di aver portato a casa un risultato positivo, avremmo voluto regalare la vittoria comunque ai nostri tifosi e a Ionut in particolare per quanto detto prima. Le partite le vivo sempre molto intensamente, anche per tenere la squadra sveglia e viva. A volte le vivi anche con più tranquillità. La partita si giocava sul filo del rasoio quindi volevo stimolare i giocatori”.