PALERMO – “La mia storia politica è una storia ambientalista. Sono convinta che il verde può essere occasione di lavoro. Dall’unione tra il nostro comitato civico e i Verdi è nata questa lista, nata per proporre alla città di Palermo un programma alternativo”. La candidata a sindaco Nadia Spallitta presenta i candidati al consiglio comunale durante una manifestazione a Villa Filippina, ed espone il suo programma. Prevista la presenza, in serata, del comico Giobbe Covatta.
“All’interno del programma abbiamo inserito il contrasto alla povertà, che va ricercato anche attraverso la creazione di opportunità di lavoro”. Per Spallitta, è questa la priorità della futura amministrazione comunale. “È oggettivamente inspiegabile – prosegue la candidata sostenuta dai Verdi – che una città con tante ricchezze monumentali e paesaggistiche abbia oggi il 40 per cento di disoccupazione”. Per Spallitta, il contrasto alla povertà parte da un intervento nei quartieri periferici: “Non è giusto che le nostre periferie non abbiano servizi, non abbiano occupazione, non abbiano palestre, non abbiano scuole. Non possiamo più pensare a una città che organizzi tutti i servizi basandosi intorno al centro storico, servono lavori e servizi nelle periferie, e dobbiamo occuparci di Palermo città metropolitana”.
Spallitta dedica poi parte del suo intervento al problema della disoccupazione giovanile: “Non è ammissibile -dice – che ogni anno emigrino 5000 ragazzi da Palermo. Certo, gli anziani sono nostre risorse importantissime, ma dobbiamo puntare sui ragazzi, sul loro talento, sulla loro voglia di costruire qui, a Palermo”. Spallitta prosegue il suo discorso ribadendo i pilastri del suo programma: “Le direttrici fondanti di questo programma sono dunque il contrasto alla povertà, il riconoscimento di diritti fondamentali, interventi nel sociale orientati a migliorare le condizioni dei soggetti più fragili. Dobbiamo immaginare una città a misura d’uomo, con parchi, verde, con il bike sharing, il car sharing. Palermo ha molte potenzialità e tradizioni da riscoprire, dobbiamo dare forza alla microimprenditoria e agli artigiani invece che ai grandi centri commerciali”.
“È una campagna elettorale pesante, – lo sfogo poi di Spallitta – da boicottaggio, a oggi non ho le autorizzazioni per i gazebo e attendo quelle per i manifesti, con un danno di immagine rispetto agli altri candidati notevole: anche sulla stampa ci si occupa dei candidati che forse fanno più notizia e hanno apparati strutturati forti, non lo trovo corretto. Sono arrivati a tagliarmi dalle foto dei confronti con gli altri, credo abbiamo un problema culturale: se arrivo per ultima – conclude – non mi aspettano, se arriva in ritardo un uomo, invece…”